Dopo che l’assemblea dei sindaci della SAF ha votato per la concessione di una proroga di 60 giorni allo stabilimento di Colfelice, interviene sull’argomento il consigliere provinciale capogruppo di FI e presidente della XV Comunità Montana ing.Gianluca Quadrini che si dice contrariato per una decisione che rappresenterà solo una ennesima ed inutile boccata di ossigeno per la sindaca pentastellata.
“La Ciociaria continuerà ad accogliere i rifiuti della Capitale o almeno lo farà per altri 60 giorni. Così la provincia di Frosinone continuerà ad essere la discarica di circa 250 tonnellate di rifiuti romani al giorno. Una scelta che non porta a nulla, né tanto meno alla continuità dell’equilibrio economico della Saf, ma solo all’umiliazione dei cittadini sia più prossimi ai Comuni di Colfelice, Roccasecca che di tutta la provincia di Frosinone. La nostra terra è martoriata da inquinamento ambientale, causa di malattie mortali e va difesa a spada tratta. Noi non vogliamo più essere la discarica di Roma. Questa è una questione che va risolta al di là degli steccati ideologici visto che quando c’è in ballo la salute delle persone si deve agire con senso di responsabilità.
Il nostro territorio ha assistito ancora ad una messinscena politica. Una specie di moratoria elettorale, in vista del voto del 4 marzo, visto che della questione se ne riparlerà dopo le elezioni. ‘Poi si vedrà’ come è stato detto significa che la sinistra che non ha a cuore la salute dei cittadini ciociari, continuerà indisturbata nel suo intento anteponendo interessi personali politici a quelli dei cittadini. Questo va impedito. Sebbene sia stato un sistema a cui la scorsa estate i comuni ciociari avevano detto no, determinando lo stop dei conferimenti a partire dal 1 gennaio 2018, stavolta la delibera non è stata rispettata soprattutto a discapito di quei Comuni che hanno espresso la loro contrarietà. Nonostante diversi Si infatti , quasi tutti i Sindaci dei territori limitrofi all’impianto Saf hanno avuto il coraggio di dire giustamente No a questo scempio”.