L’ultima variante della arcinota “truffa dello specchietto” è stata scoperta dalla Polizia di Stato, nel tardo pomeriggio di ieri, vicino piazza Mazzini.
Un poliziotto del commissariato Prati, che viaggiava su una macchina “in borghese”, dallo specchietto retrovisore ha osservato un ragazzo con una bici che, pur andando molto piano, urtava lievemente la sua macchina, per poi “buttarsi” letteralmente in terra simulando un malore e la rottura del suo smartphone. Ad incastrarlo, oltre all’esperienza professionale dell’agente, diversi cittadini che, vista la scena, si sono avvicinati raccontando che pochi giorni prima, la stessa persona, con lo stesso identico stratagemma e sulle medesime strade, aveva raggirato prima un ragazzo e poi anche una donna incinta.
Il truffatore, quando ha capito di essere stato scoperto, e che le persone intorno erano delle sue precedenti vittime, ha tentato, vanamente, la fuga sulla sua city bike.
Il “ciclo-imbroglione”, un quarantenne romano, è stato denunciato per i reati di truffa e, avendo anche rovinato le auto urtate, per danneggiamento.