Attualità

Truffe online: Poste Italiane e conti Bancoposta ancora nel mirino degli hacker

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Poste Italiane cerca personale a Roma e in altre sedi italiane: figure ricercate e come candidarsi

E’ da tempo che lo “Sportello dei Diritti”continua ad invitare gli utenti della rete a prestare la massima attenzione a non cliccare su link o aprire allegati che ci portano su siti che solo apparentemente simulano quelli di banche e istituti finanziari. Perché la truffa in rete è dietro l’angolo.

Al vertice delle frodi telematiche si pongono i falsi messaggi o link che conducono a finti siti di Poste Italiane che in tutto e per tutto appaiono per aspetto grafico simili a quelli della società di stato che gestisce il risparmio di migliaia e migliaia di italiani. La diffusione dei conti correnti e di prodotti creditizi o di pagamento di Poste Italiane tra la platea dei residenti in Italia, anche in ragione delle caratteristiche della clientela che comprende tanti anziani, giovanissimi o stranieri e quindi soggetti potenzialmente più vulnerabili, costituisce da sempre uno dei principali canali delle frodi telematiche.

Anche oggi, la Polizia Postale con l’ultimo post pubblicato sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” ha lanciato l’allarme pubblicando uno screenshot del sistema con cui vengono carpiti i dati di accesso quali username “Utente” e password, di coloro che possiedono un conto BancoPosta e che facilmente possono essere ingannati da questo tipo di sistemi truffaldini. Il consiglio della Polizia Postale è tanto semplice, quanto efficace: “#TRUFFAPOSTE. Non seguite i link o aprite allegati. Accedete ai siti d’interesse digitando l’indirizzo nella barra degli indirizzi”.

Si tratta di accortezze assai banali, che tuttavia devono essere sempre ripetute e rilanciate, così come è utile ribadire che Poste Italiane non utilizza mai queste modalità per le proprie procedure o attività. La parola d’ordine, quindi, è “attenzione”.

Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti dello Sportello dei Diritti tramite i contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.