Nuova segnalazione della delegata al benessere degli animali del Comune di Tivoli Roberta Piacentini al sindaco Giuseppe Proietti, affinché il comune si occupi della sorte di dozzine di cani e gatti rimasti soli nell’ex Campo Nomadi di Stacchini, zona ad alto rischio per la salute di tutti i residenti a causa della presenza di tonnellate di rifiuti tossici sommersi ed in superficie. L’area deve essere ancora pulita e soprattutto bonificata, dando seguito ad una dichiarazione dello stesso Primo Cittadino che – circa tre anni fa – assicurò la pulizia di quel territorio di 60 ettari così duramente devastato.
L’ultima lettera al Comune di Tivoli e all’Asl Veterinaria è stata inoltrata nella mattinata di domenica 28 gennaio 2018. Questo il testo della missiva:
“Sono trascorse due settimane dall’incontro presso ufficio ambiente con le associazioni animaliste, da quella data non è giunta nessuna comunicazione su cosa si è deciso per gli animali di Stacchini. Ad oggi le catture sono inspiegabilmente interrotte con la rimozione della gabbia trappola, la stessa risultata scarsamente risolutiva per l’assenza di cibo commestibile e per la posizione infelice.
A primavera ci saranno nuove nascite e già è difficile alimentare gli stessi, perché oltre un paio di persone che distribuiscono il cibo nell’area, nessun altro si preoccupa del sostentamento, fatto vergognoso visto che sono trascorsi due anni e sette mesi dallo sgombero del campo rom.
Resto in attesa di un Vostra presa di coscienza del problema che ad oggi non è ancora avvenuta.
Roberta Piacentini
Consigliere del Sindaco
Tutela e Benessere degli animali
Sulla questione è intervenuta anche Fulvia Quinci, che da cittadina e amante degli animali ha inoltrato alcune domande allo stesso Comune:
“Chiedo al sindaco Giuseppe Proietti perché abbia istituito a fare la figura di delegati e consiglieri, se poi la stessa Roberta Piacentini si trova a battere e ribatte sullo stesso argomento. Lo ha fatto in tanti modi, per email, a voce, tramite articoli di giornale e lettere aperte, con incontri all’Ufficio Ambiente e con l’Assessore Iannilli, con la ASL Veterinaria e il Dottor Peruzzo, responsabile dell’ambiente. Il tutto senza essere mai stata ascoltata, tant’è che i suoi consigli rivolti all’Ente Comunale non vengono mai attuati.
I cani vanno salvati, nella fattispecie devono essere catturati, curati e sterilizzati, per poi sistemarli in un altro territorio accuditi dai volontari. Se queste azioni venissero applicate immediatamente, si impedirebbe perlomeno la loro riproduzione. Lei, caro Sindaco, sa bene che negli ultimi tre anni gli esemplari di sesso femminile hanno partorito diverse volte e molti cuccioli sono finiti sotto i camion ASA, che transitano proprio in quel punto avendo lì il deposito dei rifiuti.
Non le basta la cifra di circa 400 mila euro che ogni anno il comune spende per pagare i canili convenzionati? Dobbiamo far nascere altri randagi in quel luogo vergognoso, inquinato e insalubre per tutti, proprio dietro le famose terme Acque Albule? Dobbiamo aspettarci altri roghi tossici che sprigionino diossina?
Non ha a cuore la salute dei residenti? Quella è una terra dei fuochi, lo sanno bene anche i Carabinieri. Dobbiamo noi cittadini preoccuparci di risolvere la questione con esposti – peraltro già fatti – o comunque lei come Primo Cittadino si decide ad affrontare con autorevolezza e competenza politico-amministrativo la questione?
Io come cittadina e amante degli animali gradirei una sua risposta
Fulvia Quinci