D’Incertopadre parlerà del suo libro in compagnia della giornalista Teresa Faticoni e del Professor Rino Caputo, già ordinario di Letteratura Italiana all’Università ‘Tor Vergata’ di Roma, mentre il Sindaco Mauro De Lillis introdurrà i lavori portando il saluto dell’Amministrazione Comunale.
Il volume narra la storia di un ragazzo, Salvo, nato in un quartiere difficile e da una famiglia uscita dalla guerra in condizioni economiche disastrose. Salvo vive la vita seguendo, col suo istinto dolce e la sua indole tranquilla, i sogni di bambino e poi di ragazzo. Chi nasce a Napoli però impara presto quali siano i confini da non superare e crescendo disegna la sua personale mappa per sopravvivere. Su questa mappa orienta la sua vita, aggiungendo o sottraendo sogni. Il dipanarsi della storia diventa pian piano il pretesto per raccontare la Napoli dei primi anni di Salvo, dal ’52 al ’68, anni vissuti in una città che affascina per il suo costante divenire e che nel corso dei secoli si è fatta allegoria di sé stessa, un’immagine da incorniciare e portare via. Napoli è da sempre, però, una città fatta dal suo popolo, crocevia importante ed essenziale per l’arte, la letteratura, la filosofia, il teatro, la musica.
Un romanzo autobiografico, arricchito da foto d’epoca, in cui l’autore fa rivivere le atmosfere della Forcella degli anni ’60, tra curiosi personaggi dei vicoli, la sfrenata passione musicale, la convivenza tra ragazzi “buoni e malamente”.
Salvatore D’Incertopadre, napoletano classe 1952, diplomato in elettrotecnica, interrompe gli studi in ingegneria per trasferirsi a Latina nel 1979 dove lavora come impiegato tecnico presso la Marconi Italiana di Cisterna. In fabbrica inizia il suo percorso sindacale che lo porta ad assumere il ruolo di segretario generale CGIL di Latina dal 2004 al 2012. Nel 2015 pubblica il suo primo libro “Il sindacalista” con prefazione di Susanna Camusso. Nel 2016 esce “Due padri, due figli – una famiglia tra Napoli e Latina”, suo secondo lavoro. Entrambi editi da Atlantide Editore.