Cronaca

Pigneto, droga, furti e gravi carenze igieniche nei locali della movida: ecco cosa è successo

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Tor Bella Monaca truffa anziani

Sono andati avanti fino a sera inoltrata i controlli straordinari disposti dal Questore Guido Marino nella zona del Pigneto.

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Porta Maggiore, diretto da Moreno Fernandez, hanno setacciato le vie del quartiere identificando circa 50 persone, controllando 15 locali ed elevando sanzioni amministrative per complessive 51 mila euro.

3 le persone tratte in arresto.

Il primo a finire in manette un cittadino del Gambia, di 27 anni, trovato in possesso di alcune decine di grammi di marjuana già divise in dosi ed occultate in parte nei capelli ed in parte nella biancheria intima. Un cittadino romeno di 27 anni, invece, è stato arrestato per aver scippato uno smartphone ad una donna italiana all’interno di un mezzo pubblico, mentre un 35enne italiano è stato sorpreso mentre tentava di consumare un furto in un’abitazione. Nel tentativo di darsi alla fuga, l’uomo ha aggredito e ferito un agente, ma è finito ugualmente in manette.

Nel corso dei controlli è emerso un fenomeno, peraltro noto, determinato, verosimilmente, dai continui servizi antidroga effettuati nella zona.

Molti stranieri, la maggior parte dei quali provenienti dal nord africa, sono stati infatti sorpresi con confezioni monodose, in apparenza contenenti sostanza stupefacente, in realtà realizzate con frammenti di legno ed erba di campo pressata, realizzate per raggirare i tossicodipendenti in cerca di droga e poter al tempo stesso risultare in regola in occasione dei controlli.

Nel corso dei controlli amministrativi, un esercizio pubblico gestito da cittadini stranieri, con annesso laboratorio gastronomico e cucina, è stato chiuso con provvedimento della Asl poiché, all’interno, oltre a gravi carenze igieniche, è stata riscontrata la presenza di blatte e scarafaggi.

In altri tre esercizi pubblici sono stati invece trovati al lavoro dipendenti non in regola, uno dei quali peraltro privo del permesso di soggiorno, motivo per il quale il titolare è stato deferito all’autorità giudiziaria per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.