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Il PD di Anagni interviene sulla revoca della nomina dell’Assessore al Bilancio: “Vittima sacrificale”

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Ha suscitato molto scalpore la notizia dell’esonero di Aurelio Tagliaboschi dall’incarico di Assessore al Bilancio del Comune di Anagni. Una decisione che è sembrata un pretesto per mettere fuori gioco una figura politica dalle indiscusse e conclamate competenze, almeno stando alle parole dei rappresentanti del PD Anagni – con in testa il Segretario Francesco Sordo – i quali attraverso un comunicato stampa lanciano una serie di interrogativi volti a fare maggior chiarezza sulla questione.

“Sull’attuale crisi politica ad Anagni abbiamo sentito di tutto, da tutti – si legge -. Non abbiamo ancora sentito la versione del diretto interessato, ma  avremmo modo di ascoltarla nell’intervista di Domenica prossima alle ore  16 presso  i locali de “ La Taverna Gotica”.

Non crediamo che semplici errori di natura amministrativa possano ricadere interamente su un Assessore, oltretutto di indiscussa competenza nella materia a lui affidata. Non vorremmo a questo punto pensare che la vicenda del bilancio consolidato sia la prima scusa capitata a portata di mano, per mettere fuori gioco durante le elezioni politiche, l’unico Amministratore capace della Giunta Bassetta, che ha svolto la sua attività con competenza, passione ed abnegazione fino al termine del suo mandato. Magari per lasciare campo libero ad altri che hanno necessità di avere l’intera Amministrazione Comunale di Anagni al loro servizio, durante questa difficile e breve campagna elettorale.

Allora sembra obbligatoria  qualche domanda, sperando che qualcuno possa darci delle risposte.

La prima: se è vero che il bilancio consolidato non è stato approvato nei termini, per quale motivo l’unico responsabile dovrebbe essere l’Assessore al bilancio? Dagli atti risulta  evidente che i tempi di approvazione sono stati compromessi dal ritardo nella trasmissione di dati da parte dell’Ufficio tecnico. Allora perché assieme all’Assessore al bilancio non è stato rimosso il suo collega?

La seconda: se è vero, come affermato, che il Responsabile della Ragioneria ha mandato in Consiglio Comunale una delibera incompleta, per quale motivo il Presidente del Consiglio Comunale, il Segretario Comunale, il Sindaco, non si sono accorti che nella cartella mancava il documento? Possibile che l’unico a pagare per questo debba essere l’Assessore?

Altra domanda: se è vero che il bilancio consolidato era fondamentale per l’assunzione dei geometri, per quale motivo la Responsabile del Personale non ha richiamato la delibera errata che aveva approvato il bilancio consolidato inesistente?

Quarta domanda: durante l’approvazione del bilancio consolidato ,quello vero del  25 Gennaio 2018,  risulta che negli atti vi fosse una dettagliata relazione del Responsabile della Ragioneria. Per quale motivo è stata accuratamente trascurata durante i lavori del Consiglio?

Siamo sicuri che i geometri dovevano essere veramente licenziati? Siamo sicuri che non potessero essere prorogati gli altri due contratti rimasti sospesi che non comportavano spese a carico del Comune (quelli dell’addetto alla Segreteria del Sindaco e dell’Agronomo)? Oppure si sono utilizzati “questi ragazzi” solo per ingigantire un problema che poteva essere risolto con poco? E se alla fine uscisse fuori che i geometri non avrebbero dovuto essere licenziati e che gli altri due lavoratori avrebbero potuto continuare la  loro attività, verrà revocato l’Assessore al personale? O per lui, come quello responsabile del ritardo dell’Ufficio tecnico, ci sarà un trattamento diverso?

A queste domande ci piacerebbe che venisse fornita una risposta.

PD Anagni