È in corso in questo momento un intervento della Polizia Locale di Roma Capitale, nell’ex villaggio della solidarietà attualmente occupato “River”. Nel campo, salito alle cronache cittadine nei giorni scorsi, per la rivolta contro la presenza dei caschi bianchi, era stata riscontrata la presenza di 30 persone non aventi titolo.
In coincidenza con l’operazione si è svolta un assemblea sindacale degli agenti della U.O. Sicurezza Pubblica Emergenziale, che per la prima volta protestano, contro le modalità d’impiego del personale all’interno dei campi e con la proposta di riordino del Corpo, che prevede lo scioglimento dell’ Unità Organizzativa, specializzata nel controllo dell’ emergenza nomadi.
“Sebbene indetta dalla UIL PL, l’ assemblea che è stata aperta agli interventi di tutte le sigle Sindacali, ha visto un altissima partecipazione dei lavoratori. Dai sassi lanciati ad autoambulanze ed autobotti dei vigili del fuoco, agli indebiti servizi scorta alle medesime, passando per aggressioni ai colleghi ed incendi a centraline elettriche, la situazione all’interno dei campi rom, sembra nei giorni scorsi essere divenuta esplosiva” Dichiara in una nota Marco Milani, Coordinatore Romano della UGL PL. ”
Amministrazione e Comando devono garantire il rispetto di protocolli d’intervento che tutelino la sicurezza dei lavoratori all’interno dei campi ma sopratutto, chiediamo alla Sindaca di mettere la parola fine, alle ipotesi di scioglimento della U.O. S.P.E. , che destabilizzano il morale di lavoratori, da sempre impegnati in ambienti a dir poco difficili” Concludono dal Sindacato.