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Sciopero delle addette alle pulizie degli istituti bancari Unicredit: ecco le motivazioni

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DI SEGUITO, LA NOTA DI UGL:
SCIOPERO DELLE DIPENDENTI DELLA SKILL ADDETTE ALLE PULIZIE DEGLI ISTITUTI BANCARI UNICREDIT 
INCROCERANNO LE BRACCIA PER L’INTERA GIORNATA DI DOMANI

Incroceranno le braccia per l’intera giornata di domani le circa 20 lavoratrici della società Skill che si occupa della pulizia degli istituti bancari Unicredit della provincia di Frosinone. Ad indire lo sciopero il sindacato UGL che ha deciso di dire basta ad una situazione divenuta ormai insostenibile.

Dopo anni di cambi d’appalto e di gare puntualmente al ribasso che hanno portato alla riduzione sistematica dei contratti di lavoro, sia nella parte dell’orario che in quella della retribuzione, si è arrivati al punto più basso: “La Skill – riferisce l’UGL Frosinone – ha per molto tempo usufruito dei contributi dei contratti di solidarietà che hanno ulteriomente penalizzato le maestranze. Ora, venute meno queste agevolazioni, ha intenzione di ridurre ulteriormente le ore di lavoro di circa il 50%. Questo significa che alcune addette alle pulizie andrebbero a percepire 53 euro mensili ed altre arriverebbero ad un massimo di 500. Retrubuzioni da fame che non possono certamente essere considerati degli stipendi. Le dipendenti hanno già fatto molti sacrifici venendo incontro alle esigenze della società ma adesso dobbiamo dire basta. Per questo – sottolinea il sindacato – attueremo uno sciopero per l’intera giornata di domani e se non ci saranno risposte da parte dell’azienda andremo avanti con la protesta fermandoci anche lunedì. Una protesta questa che assume un significato più ampio perché va messo un freno alla precarizzazione ormai dilagante nel mondo dei servizi dove le gare sono sempre più al ribasso e si è superato ogni limite.

Come UGL ci battiamo da anni contro tale fenomeno che ci ha portati a prendere una posizione dura nei confronti della Asl di Frosinone dove, a causa dello stesso meccanismo, le lavoratrici e i lavoratori dei servizi operano ormai in condizioni disumame. Chiediamo con forza alle istituzioni di intervenire”.