PalaIaia quasi gremito con folta rappresentanza ospite, la partita offre tutto quello che ci si poteva aspettare con Alessandri subito devastante, con difesa, gestione ottima della palla e punti. Proprio lui costringe Caroldi al fallo antisportivo che lancia la prima fuga, certificata dalla bomba di Barsanti e il timeout di Friso.
Barcellona si ricompatta e affida a Grilli che ha la mano caldissima (14-10), ma qui Stefanini commette fallo su Alessandri e poi anche antisportivo: serie di tiri liberi da apripista per Palestrina che tocca anche la doppia cifra di vantaggio. Quarto che evidenzia in maniera tangibile la maggiore ferocia de padroni di casa, apparsi nella migliore condizione per mettere in difficoltà la capolista. Il break chiuso da Teghini dal 27-16 rimette tuttavia Barcellona a un solo possesso.
Gara vera e spettacolare, siciliani che non mollano e si rifanno sotto in ogni occasione (31-28). Palestrina tiene sempre la testa dell’incontro, con Visnjic che supera la doppia cifra personale prima di andare a rifiatare in panchina. Bomba di Gatti centrale che vale il 34-28, match che si surriscalda notevolmente col fallo proditorio di Gay su Rossi e un minuto dopo col tecnico per simulazione ad Alessandri che Grilli però non sfrutta.
Pedrazzani fa invece 1/2 s un discusso antisportivo di Gatti che sembrava aver anticipato l’avversario. Gatti si riscatta correggendo a rimbalzo l’errore di Rossi, ma Gay riavvicina i suoi con un potenziale gioco da quattro punti. Palestrina ritrova l’esplosività di Paesano con una schiacciata in solitudine su assist di Alessandri (40-34) e soprattutto un Gatti ai suoi livelli infiammando il PalaIaia con le triple che fanno ritornare gli arancio verdi sul +11.
Al limite dei 24 secondi anche Alessandri piedi a terra fa male dietro l’arco, Barcellona nonostante la grossa serie di tiri liberi (molti sciupati) deve rincorrere a distanza, salvandosi su un’azione insistita di Rossi che non riesce a capitalizzare. A un minuto dall’intervento fondamentale bomba di Teghini, per arginare la trance agonistica prenestina rimpolpata da Rossi in avvicinamento e Alessandri in campo aperto (52-40).
in avvio di secondo tempo arriva per la Citysightseeing l’approdo alla fatidica quota +17, Paesano prima approfitta di tanto spazio per punire da tre e poi schiaccia ancora a una mano su suggerimento di Alessandri. 59-42 e Friso torna a parlarci su, Alessandri non si ferma e segna anche il +20.
Immediata reazione giallorossa che rosicchia cinque punti, in una fase che si caratterizza per un’inusuale assenza di canestri: due minuti in cui il punteggio non si sbloccherà, fino al momento chiave a due minuti dall’ultimo riposo, in cui un antisportivo di Barsanti consente di accorciare il divario a -15. Barsanti replica nell’unico modo che conosce, segnando da tre e facendo esplodere il pubblico verso un finale di quarto che certifica lo strapotere prenestino.
Ultimo minuto scoppiettante, apice sull’arresto e tiro di Alessandri vero trascinatore della squadra che vale il 69-50.
Gatti aggiorna a +19 il vantaggio casalingo, tripla pazzesca allo scadere con parabola altissima (77-58), un viaggio in lunetta di Stefanini e Grilli ripristinano il -15. Sembra mettersi meglio per Barcellona quando uno stanchissimo Visnjic fallisce entrambi i liberi, anche perché il serbo ci aggiunge un tecnico: si gioca ormai solo in chiave differenza canestri, Palestrina dopo la prova super è inevitabilmente stanca e fa fatica ad arrivare a canestro.
Due minuti alla conclusione, Teghini sbaglia a cronometro fermo e commette anche fallo in attacco. Alessandri completa una serata da leader con un semigancio da applausi (81-64) e, sul fallo sistematico inevitabile, Palestrina regge la tensione e Rossi insacca. Minuto chiesto da Lulli, Rossi diventa decisivo per sovvertire la differenza canestri, stavolta è Caroldi a prendersi il tecnico dalla coppia arbitrale e di fatto la gara finisce qui con la standing ovation per la magnifica prova di Lulli e i suoi ragazzi. Rossi porta il punteggio sull’88-65 e Teghini può solo rendere la sconfitta meno amara allo scadere: tutti in piedi per un Palestrina sontuoso che centra tutti gli obiettivi della serata.
—