Prosegue il giro di vite di Carabinieri nel Rione Esquilino e a farne le spese, tra gli ultimi 8 arrestati e 4 denunciati a piede libero della giornata di ieri, è stato anche Massimo Galioto, il senzatetto che 3 giorni fa è stato rinviato a giudizio per la morte dello studente americano Beau Solomon, annegato nel Tevere la sera del 30 giugno 2016.
I Carabinieri della Compagnia Roma piazza Dante, nel corso di una nuova operazione di controllo scattata nella zona, lo hanno arrestato insieme ad altre 3 persone – un cittadino polacco, uno delle Mauritius e un eritreo di età compresa tra i 32 e i 40 anni, tutti senza fissa dimora e con precedenti – mentre stavano prendendo parte ad una rissa scoppiata sotto i portici di piazza Vittorio Emanuele II. I contendenti si sono azzuffati per futili motivi, aggravati dal loro stato di ebbrezza, armati di bottiglie in vetro, minacciando anche un esercente della zona intervenuto per tentare di calmare gli animi.
Anche all’arrivo dei Carabinieri, i 4 rissanti hanno opposto una strenua resistenza, tentando di aggredirli: Galioto, in particolare, ha anche aizzato contro i militari un cane di grosse dimensioni che portava al seguito. Portati nel carcere di Regina Coeli, i quattro sono accusati di rissa, resistenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.
Sempre nel corso dei controlli, svolti anche con la collaborazione dei Carabinieri della Compagnia Speciale e del N.A.S. di Roma, sono finiti in manette anche un cittadino nigeriano di 32 anni gravato da un ordine di carcerazione per reati inerenti gli stupefacenti, 2 cittadini del Gambia di 19 e 22 anni sorpresi a spacciare dosi di marijuana ad un loro “cliente” e una cittadina romena di 22 anni per furto di abbigliamento in un esercizio commerciale.
Altre 4 persone sono state denunciate a piede libero: in particolare, altri 2 pusher – un cittadino del Senegal di 24 anni e un cittadino eritreo di 29 anni – sorpresi in possesso di modiche quantità di droga in piazza Vittorio Emanuele II; un cittadino tunisino di 61 anni che, sempre in piazza Vittorio Emanuele II camminava con un coltello fuorilegge in tasca e un cittadino del Senegal di 24 anni che nei giardini “Nicola Calipari” stava vendendo borse con marchi contraffatti delle griffe più in voga.
Un esercizio commerciale di via Giolitti, gestito da un cittadino del Bangladesh di 36 anni, è stato chiuso per 7 giorni ai sensi dell’Art. 100 del T.U.L.P.S., su segnalazione della Stazione Carabinieri Roma piazza Dante, poiché luogo di abituale ritrovo di persone con precedenti penali e ritenute pericolose.
Durante i controlli amministrativi scattati nelle attività del Rione sono stati multati: un esercizio di vicinato di via Principe Amedeo gestito da una cittadina cinese per aver installato telecamere di sorveglianza nei locali senza averne comunicato la presenza all’Ispettorato del Lavoro di Roma; due ristoranti della stessa strada e gestiti da cittadini del Bangladesh per carenze igienico-sanitarie; un mini-market di proprietà di un 32enne del Bangladesh, invece, è stato sorpreso a vendere bevande alcoliche fuori dagli orari consentiti.