Asl Roma 5, Programmi di Screening di prevenzione oncologica
Il messaggio dell’Azienda: “Hai un appuntamento con la salute. Non dare buca alla vita. Accetta l’invito della tua Asl. Saremo con te ad ogni passo”
Attivo il nuovo numero verde 800 894 549. Nel 2017 più di 20mila chiamate
Tivoli, 03 marzo 2018– Nel 2017 187 diagnosi precoci grazie ai programmi di screening di prevenzione oncologica della Asl Roma 5: quello del tumore della mammella, della cervice uterina e del colon retto.
I programmi si rivolgono a tutta la popolazione, che è nella fascia di età giusta per partecipare allo screening. Periodicamente la ASL invia una lettera di invito personalizzata, per effettuare gli esami di screening nella struttura sanitaria, ospedaliera o distrettuale, più vicina. In caso di positività del test, la persona viene presa in carico per effettuare i successivi esami di approfondimento.
L’obiettivo dei programmi consiste nell’identificazione di lesioni tumorali in fase precoce, quando non danno nessun disturbo, così da permettere un tempestivo ed efficace trattamento.
Nel corso del 2017 sono state invitate 125.220 persone. Hanno aderito ai programmi in 37.275 e ben 2328 di loro sono stati sottoposti a successivi approfondimenti diagnostici. Il risultato è stato, per il 2017, l’identificazione di 187 lesioni tumorali che sono state avviate a trattamento chirurgico.
Non solo il test di screening di I livello è gratuito, ma tutto il percorso di diagnosi e cura lo è. Per accedervi non è necessaria l’impegnativa del proprio medico curante, è sufficiente aderire alla lettera di invito e presentarsi all’appuntamento con un documento di identità.
L’Azienda ha anche attivato un numero verde a cui rivolgersi per prendere o modificare un appuntamento o semplicemente ricevere chiarimenti: 800 894 549 (dal lunedì al venerdì 9-13, 14-17). Nel 2017 il call center ha risposto a più di 20mila chiamate. È anche disponibile una email per i cittadini: screening.oncologici@aslromag.it
Il programma per il tumore della mammella è dedicato a tutte le donne dai 50 ai 69 anni. Nella lettera d’invito si propone un appuntamento, con indicazione del luogo del giorno e dell’ora dell’esame mammografico da svolgere presso la struttura sanitaria ospedaliera o territoriale più vicina.
Il programma di screening della cervice uterina prevede:
– per le donne dai 25 ai 29 anni l’invito ad effettuare un Pap test ogni tre anni
– per le donne dai dai 30 ai 64 l’invito ad effettuare un test HPV ogni 5 anni.
Nella lettera si propone un appuntamento presso il consultorio più vicino alla residenza della donna, con indicazione del giorno e dell’ora.
– per le donne dai 25 ai 29 anni l’invito ad effettuare un Pap test ogni tre anni
– per le donne dai dai 30 ai 64 l’invito ad effettuare un test HPV ogni 5 anni.
Nella lettera si propone un appuntamento presso il consultorio più vicino alla residenza della donna, con indicazione del giorno e dell’ora.
Il programma di screening del tumore del colon retto è dedicato a tutte le donne e agli uomini dai 50 ai 74 anni. Ogni 2 anni la Asl Rm5 invia una lettera di invito, corredata da un foglio con le istruzioni, per ritirare (e riconsegnare) presso gli ambulatori Infermieristici sparsi su tutto il territorio, un contenitore in cui inserire un solo campione delle proprie feci, per la ricerca del sangue occulto.
In caso di test positivo si riceve, per ciascun programma, un invito telefonico a presentarsi a visita, per effettuare il prima possibile ulteriori approfondimenti diagnostici gratuiti (ecografie ad alta definizione, agoaspirato, colposcopia, biopsie, colonscopie) finalizzati alla identificazione delle lesioni tumorali presso i Centri di II livello di Tivoli, Palestrina e Colleferro ed al trattamento presso le strutture ospedaliere della rete oncologica .
“Sono 88 gli operatori della ASL che a vario titolo hanno contribuito alle attività dei percorsi degli Screening Oncologici – spiega il responsabile UOSD “Sani stili di vita – Screening”, dottor Pasquale Valente –, professionisti che ringrazio, ed ai quali dobbiamo i risultati finora raggiunti. Si tratta di una buona base da cui partire per migliorare ulteriormente. Alle persone che ricevono il nostro invito vorrei dire che entrano a far parte di un percorso diagnostico organizzato, dove nulla è lasciato al caso“.