Attualità

Colleferro, Sanna sulla questione ASSC: “Rispettati da sempre gli accordi con i sindacati. Non abbiamo mai parlato di licenziamenti”

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
colleferro 24 febbraio 2019 sanna incontra i cittadini

“Fin dall’inizio del cammino intrapreso per ciò che riguarda la revisione dei servizi affidati alla Assc, ho sempre rispettato gli impegni presi e spero che tutti gli attori coinvolti in questo delicato processo facciano lo stesso”. Queste sono le prime parole del Sindaco Sanna sulla questione ASSC.  “Dalle prime e concitate riunioni ho cercato sempre di non far inasprire i toni evitando gravi ricadute sulla qualità dei servizi pubblici garantiti alla nostra cittadinanza. L’intento è sempre stato quello di risolvere le criticità emerse ed avviare un sano risanamento dell’azienda speciale che consenta la riduzione del costo generale del contratto. La necessità di ridurre il costo dell’attuale contratto nasce dalla diminuzione delle entrate dell’Ente che non è più nelle condizioni economiche di sostenere un costo cosi elevato di contratto.

Questo non vuol significare la perdita di posti di lavoro, prospettiva da sempre scartata dal sottoscritto. A seguito dell’assemblea pubblica tenutasi in Piazza Italia ho incontrato in aula Consiliare i Sindacati, insieme abbiamo definito una linea di condotta ben precisa, da me rispettata. Infatti, ho mantenuto e intendo mantenere tutte le intese raggiunte durante la riunione, tanto che nell’ultimo CDA del 23 febbraio  è stato deliberata e approvata una proposta di modifica del piano di crisi aziendale che prevede il mantenimento della gestione dei due servizi oggetto del contendere con i sindacati (servizio di pulizie e i servizi cimiteriali) alla Assc, ma con modalità diverse. Sempre nello stesso Consiglio di Amministrazione è  stato dato mandato al direttore dell’Azienda di predisporre un nuovo piano aziendale che rifletta quanto concordato nella riunione sindacale entro 15 giorni dalla data dell’ultimo CDA.

Non comprendo, quindi, le ragioni della mobilitazione del personale che è libero di esercitare i propri diritti nel caso in cui ci fossero reali rischi per il futuro dell’azienda speciale. Posso dire che abbiamo rispettato i patti, mantenuto gli impegni presi, dimostrato che il processo che abbiamo intrapreso è sano e rispetta le posizioni di tutti i lavoratori. Capisco che manca poco alle elezioni RSU e quindi qualcuno alza il tiro ma ricordo a me stesso che i dipendenti dell’azienda comunale sono oltre 130 mentre quelli del Comune sono a malapena un’ottantina e con un età media molto alta. Il fatto che l’Amministrazione abbia scelto, nonostante i numerosi pensionamenti di dipendenti comunali di non assumerne altri neanche quest’anno è la prova che i sacrifici si stanno imponendo a tutta la struttura e che il risparmio costituito dai pensionamenti viene utilizzato per alleggerire un taglio alla ASSC che sarebbe stato altrimenti molto più ampio. 3 milioni di Euro l’anno non si trovano certo per strada.”