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Dilaga il problema buche: strade al collasso, urge un intervento della politica

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Strade da terzo mondo, buche che spuntano come funghi e ingigantiscono un problema che necessita di una soluzione immediata. Il gelo e la neve dei giorni scorsi hanno fatto traboccare un limite d’insofferenza già raggiunto da tempo: le strade provinciali e statali della Valle del Sacco e delle zone limitrofe versano ormai in condizioni disastrose e il rischio per gli automobilisti che le percorrono quotidianamente è costante.

Per dirigersi in direzione di Artena, Valmontone, Paliano, ma anche Segni e tutti gli altri comuni del comprensorio si è costretti ormai a un vero e proprio rally, senza contare i pericoli che si corrono percorrendo anche alcuni tratti urbani. Buche grandi e profonde diverse decine di centimetri, che espongono chi si mette alla guida del proprio veicolo a un pericolo costante, sia per quanto riguarda l’integrità della propria vettura che per la stessa incolumità personale.

Non è raro trovarsi di fronte – tanto per fare alcuni esempi – a un vero e proprio percorso a ostacoli quando si intraprende la SS Casilina in direzione Valmontone o la strada che da Colleferro conduce al IV chilometro, senza contare le condizioni disastrose della Palianense e il progressivo deterioramento della Traiana, da sempre fiore all’occhiello per la sua percorribilità.

Qual è stata fino ad ora la soluzione trovata per arginare i pericoli? Piazzare una segnaletica rimovibile o, nel peggiore dei casi, transennare l’area interdetta dalle crepe, come succede tutt’ora per il tratto della Casilina in direzione Outlet. Una politica da terzo mondo che sta esasperando sempre più i cittadini onesti e che pagano le tasse, i quali (giustamente) si sentono traditi dalle cariche istituzionali e auspicano un cambiamento per tornare semplicemente a “vivere” senza avere la sensazione di trovarsi coinvolti in un percorso di guerra.

Il limite della tollerabilità è stato ampiamente superato e la stessa redazione di Casilina News riceve ormai da qualche giorno numerose segnalazioni di dissesto da parte degli utenti, che ormai “pregano” (senza intaccare la sacralità del termine) affinché qualche vertice istituzionale ponga fine alla situazione.

Il paradosso, per alcuni, è diventato quello di percorrere l’autostrada per recarsi da Colleferro a Valmontone o viceversa, una possibilità che – per quanto incredibile sia – è preclusa per ovvi motivi agli abitanti degli altri Comuni limitrofi, quali Paliano, Artena e Segni.

Un problema che – detto del maltempo degli scorsi giorni – si sta espandendo anche per alcune vie dei centri urbani. A Colleferro, il sindaco Pierluigi Sanna, attraverso una comunicazione rilasciata sul suo profilo Facebook. ha garantito che al termine della fase di pioggia sarà suo compito primario ripristinare i tratti di strada ancora dissestati. Gli interventi da compiere sono diversi: da via dei Pioppi a via Vicinale Bracchi, passando per via XXV Aprile dove sono spuntate da qualche giorno due grosse buche.

Questo il post del Primo Cittadino, che si è anche pronunciato in merito al rifacimento delle strade provinciali e statali: “In molti da giorni mi segnalate la situazione delle buche. Al netto del fatto che Colleferro è uno dei pochi comuni che ha asfaltato le strade mi preme dire che siamo pronti ad intervenire su quelle malmesse non appena smetta di piovere con decine di quintali di asfalto caldo necessario per tappare più buche possibile. La fine della pioggia è prevista tra domani pomeriggio e venerdì. Prima del voto, non l’ho detto per evitare le solite polemiche, ho diffidato ufficialmente la ex Provincia per lo stato in cui versa il tratto che conduce al 4 km. Sono perennemente in contatto con Astral per la casilina nel tentativo non solo di riparare quel che si può, ma anche di ridargliela in carico. Folle è stato chi si è caricato, come comune, l’onere di un tratto di strada ex statale di così imponente portata. Se per rifare le strade della città sono stati spesi 550 mila euro, per la casilina servirebbe 1 milione che sarebbe comunque ingiusto far pagare al solo Comune di Colleferro visto che sul quel tratta ci passa mezzo mondo”.