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Castelverde calcio (I cat.), Casarola rompe gli indugi: «Proviamo l’assalto alla Coppa Lazio»

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Castelverde calcio (I cat.), Casarola rompe gli indugi: «Proviamo l’assalto alla Coppa Lazio»

Roma – A dicembre aveva invocato prudenza: «Aspettiamo la fine del girone d’andata e poi definiremo il nostro obiettivo». A inizio marzo, ora, l’idea del Castelverde di mister Damiano Casarola è chiara: «Siamo quinti, a due punti dal quarto posto.

Vogliamo tentare l’assalto alla Coppa Lazio» dice l’allenatore che ripensa all’ultimo (sfortunato) match pre-sosta forzata, quello perso per 1-0 sul campo del Tirreno. «Una gara molto particolare su un terreno di gioco strettissimo e contro una squadra comunque in salute che con noi ha centrato il terzo successo consecutivo. Noi non perdevamo da oltre tre mesi (k.o. con la Dinamo Roma del 26 novembre, ndr) e prima o poi doveva capitare». La corsa del Castelverde dovrà riprendere necessariamente domenica prossima quando al “Mario Manuali” arriverà la Pro Sette, ultima con appena due punti in classifica. «Una sfida pericolosissima – dice Casarola – Tra l’altro abbiamo già dato uno di quei due punti al prossimo avversario nella gara d’andata e quindi guai a noi se sottovalutassimo l’impegno. Sarebbe stato decisamente meglio affrontare il Valle Martella terzo della classe (successivo avversario del Castelverde, ndr) perché in quel genere di partite raramente sbagliamo. D’altronde siamo riuscite a vincere con tutte le prime della classe, Tivoli a parte con cui abbiamo comunque conquistato il pareggio. Mentre spesso abbiamo perso punti con le squadre che si trovano in fondo alla classifica». Tra i crucci di mister Casarola c’è anche un altro dato statistico. «Finora abbiamo sicuramente fatto un campionato molto buono, quasi ottimo, ma non siamo mai riusciti a fare due vittorie di seguito: se nel mese di marzo riusciremo a sfatare questo piccolo tabù, significherebbe avvicinarsi molto all’obiettivo che ci siamo prefissati».

L’allenatore conclude parlando della sua soddisfazione nell’allenare questo gruppo. «In carriera raramente mi è capitato di essere così in difficoltà nel fare le scelte, sia per la formazione che per i subentrati. I ragazzi lavorano tutti benissimo e con costanza e quando ne impiego uno piuttosto che un altro la qualità non cambia. Questo mi consente di variare soluzioni tattiche e provare a cambiare l’atteggiamento della squadra in corsa e per un allenatore questa è sicuramente una grande fortuna».