Campidoglio, al via tre nuovi centri antiviolenza nei Municipi VI, VII, VIII
Raggi: “Avanziamo ulteriormente nella costruzione di un solido sistema a tutela dei diritti delle donne”
Al via tre nuovi centri antiviolenza in tre diversi territori della città: Municipio VI, Municipio VII, Municipio VIII. Roma Capitale ha infatti partecipato con successo all’apposito Avviso Pubblico della Regione Lazio pubblicato in data 22 novembre 2016. I Centri, aperti per almeno cinque giorni a settimana, garantiranno un numero telefonico attivo 24 ore su 24 e assicureranno, attraverso un percorso personalizzato, ascolto, accoglienza, assistenza psicologica, assistenza legale, supporto ad eventuali figli/e minori, orientamento al lavoro, orientamento all’autonomia abitativa. I progetti di intervento verranno condivisi con i servizi sociali territoriali.
“Abbiamo scelto di inaugurare simbolicamente questa struttura nel Municipio VI che consentirà un importante salto di qualità su due livelli: aumentiamo i servizi in un territorio di periferia e avanziamo ulteriormente nella costruzione di un solido sistema a tutela dei diritti delle donne. Il tema dei diritti è il perno costante e irrinunciabile della nostra azione politica. E, in questo senso, le donne devono svolgere un ruolo da protagoniste assolute. L’8 marzo è una data simbolica, ma non solo, e impone un’attenta e profonda riflessione. Tutti i ragionamenti che elaboriamo e produciamo oggi, devono tramutarsi in una pratica giornaliera”, spiega la Sindaca di Roma Virginia Raggi.
Le tre nuove strutture si aggiungono a due Case Rifugio e a una Casa per la Semiautonomia già attive sul territorio capitolino. Le Case Rifugio sono finalizzate a offrire ospitalità, consulenza e sostegno alle donne vittime di maltrattamenti fisici e psicologici, di stupri ed abusi sessuali extra o intra-familiari, insieme ad eventuali figli minori, allo scopo di sottrarle da situazioni di pericolo. La Casa per la Semiautonomia assicura ospitalità, consulenza e sostegno con l’obiettivo di creare condizioni di vita autonoma, restituendo dignità e consapevolezza di sé.
L’Amministrazione capitolina è al lavoro per garantire la presenza di almeno un centro antiviolenza in ogni Municipio, come previsto dal Piano Sociale Cittadino, in corso di elaborazione, che andrà a colmare un vuoto di oltre 13 anni. E’, inoltre, un’apposita direttiva della Sindaca a indicare i Centri Antiviolenza come luoghi che “svolgono un’importante funzione per il contrasto ai fenomeni di violenza contro le donne”, auspicando quindi “il potenziamento delle loro attività con una diffusione più capillare delle strutture su tutto il territorio comunale, nonché la realizzazione di un’apposita rete di collegamento”.
“Stiamo rinforzando la rete dei diritti con un’attenzione particolare ai bisogni dei territori e alle periferie. Una rete di azioni di sistema sta consentendo di potenziare i servizi a sostegno delle persone in condizioni di fragilità e di vulnerabilità. Una visione politica di ampio respiro richiede un’attenta programmazione ed è su questa direttrice che ci stiamo muovendo, evitando di cedere a mere logiche emergenziali. Per questo stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per consentire alle donne vittima di violenza di tornare a costruirsi un futuro all’insegna dell’autonomia e dell’autodeterminazione“, osserva l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.
“Roma vuole essere in prima linea nella lotta contro qualsiasi forma di violenza ai danni delle donne, a partire dagli interventi finalizzati a fornire alle vittime aiuto e sostegno per sottrarle dalle situazioni di pericolo. Siamo inoltre convinti che, a prevenzione di simili fenomeni, sia indispensabile puntare su una piena e reale affermazione del principio di pari opportunità oltre che sulla diffusione di una cultura che consenta di superare quegli stereotipi di genere ancora così tristemente attuali e spesso tra le cause di atti di discriminazione e violenza“, commenta l’assessora con delega alle pari opportunità Flavia Marzano.