Nel tardo pomeriggio di ieri, i militari della Stazione di Cervaro, traevano in arresto un 49enne di Cassino, già censito per i reati in materie di stupefacenti, di lesioni personali aggravato, molestie o disturbo alle persone, per “detenzione abusiva di munizionamento da guerra e parti di esse”. Nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione del prevenuto, i militari operanti rinvenivano all’interno del garage di pertinenza, un proiettile da mortaio da 5.0 H.E. della lunghezza di cm.23, ritenuto ad alta esplosività ed illegalmente detenuto, rinvenuto, a dire dello stesso, all’interno di un campo agricolo e di averlo trasportato personalmente presso la propria abitazione. L’arrestato, espletate le formalità di rito, su disposizione della competente A.G. veniva sottoposto al regime degli arresti domiciliari, mentre il proiettile veniva sequestro.
Nella giornata di ieri, in Cassino, i militari della locale Stazione, unitamente a personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Latina, hanno proceduto all’ispezione di un laboratorio adibito a refezione scolastica, presso una scuola materna della città martire, gestito da una ditta avente sede legale in Albano Laziale (RM). Nel corso del controllo, gli operanti rilevavano che il soffitto e le pareti del laboratorio di preparazione dei piatti, presentavano distacco di pittura muraria; gli alimenti venivano scaricati a cielo aperto e senza alcuna protezione contro le intemperie e contaminazioni.
Il legale rappresentante non era in grado di esibire la DIA sanitaria ed il manuale di autocontrollo aziendale HACCP e, la scheda di sanificazione, non era compilata e non risultava conforme. Veniva accertato, altresì, la mancanza di un’area o contenitore idoneo per la custodia di detergenti ed accessori per la pulizie e di un idoneo locale/spogliatoio per il personale addetto, in quanto i loro abiti venivano riposti in un attaccapanni posto all’interno del laboratorio adibito allo smistamento dei pasti. Per le mancanze rilevate, al legale rappresentante della ditta, veniva comminata una sanzione amministrativa di euro 2mila di ammenda.