Cronaca

Libero l’investitore del vigile sulla Colombo. UGL-PL: “Siamo ormai ghost cops”

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Di seguito, la nota della UGL-PL, COORDINAMENTO ROMANO.

LIBERO L’INVESTITORE DEL VIGILE SULLA COLOMBO. NON È VITTIMA DEL DOVERE IL VIGILE-EROE DELLA TERRA DEI FUOCHI. UGL-PL: SIAMO ORMAI GHOST-COP’S

Apprendiamo, sconcertati, – dichiarano dal Coordinamento Romano UGL-PL – che il Tribunale di Roma non ha convalidato il fermo del 47enne romano resosi responsabile dell’investimento del collega, avvenuto l’8 marzo scorso su via Cristoforo Colombo, provocato con l’intento di sfuggire all’alt imposto dall’agente perché sorpreso a compiere una manovra azzardata di superamento in contromano delle auto in fila al semaforo rosso di Via di Acilia. Oltre l’investimento del collega, che ha subito una frattura alla spalla con prognosi di 30 giorni, l’investitore, mentre era inseguito da altra collega, ha anche tentato più volte di speronare l’auto di servizio in sirena.

“Il nostro lavoro diventa così ancora più pericoloso e meno considerato se passa l’idea che offendere, insultare, picchiare, addirittura investire un vigile urbano non comporti alcuna conseguenza a danno del trasgressore – commenta Sergio Fabrizi RSU della UGL-PL di Roma – Già continuiamo ad essere poliziotti “invisibili” al legislatore che prosegue a caricarci di competenze di Polizia, ma poi non provvede ad inquadrarci nel giusto “status” di poliziotto ed ora rischiamo di passare per “invisibili” anche agli occhi della Giustizia quando veniamo ad essere aggrediti nell’esercizio delle proprie funzioni”.

“E’ paradossale anche che al collega investito venga considerato il grave episodio come semplice infortunio sul lavoro da investimento stradale, anziché con l’applicazione della dovuta causa di servizio spettante, nel medesimo caso, ad un carabiniere, poliziotto, finanziere o agente di custodia – prosegue Fabrizi – così come è stato umiliato il sacrificio costato la vita a Luigi Liguori, il tenente di Acerra morto per i tumori contratti durante le sue indagini sui reati ambientali commessi dalla camorra nella Terra dei Fuochi, a cui in questi giorni il Ministero dell’Interno ha negato il riconoscimento per i familiari di vittima del dovere, nonostante il solenne encomio che aveva ricevuto dal Presidente della Repubblica.”

IL COORDINAMENTO ROMANO

Il Comando Generale di Roma smentisce la mancata convalida dell’arresto del suddetto:

In riferimento ai recenti fatti accaduti il giorno 8 Marzo u.s. in via Cristoforo Colombo, dove un automobilista si è reso responsabile dei reati di investimento ed omissione di soccorso in occasione di un controllo di Polizia Stradale, il Comando Generale intende precisare che l’arresto dell’imputato, in sede di processo con rito direttissimo svoltosi il giorno 9 Marzo u.s., è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.