Da sette anni si rivolgevano ad un Comitato, non riconosciuto, che si occupa del settore idrico per lamentarsi delle bollette esose recapitate da Acea Ato 5. Fatture che, sommate, sono arrivate ad un importo altissimo di circa 3 mila euro. E’ quanto accaduto a due consumatori che seguendo i consiglio di un Comitato non erano riusciti ad avere alcun conforto alle loro rimostranze anche perché nessuno mai aveva pensato bene di procedere ad una lettura dei contatori che potesse fotografare l’esatta situazione delle utenze.
Nei giorni scorsi i due cittadini si sono rivolti all’associazione Codici che, prontamente, ha avviato la giusta analisi andando a fare proprio quanto di più semplice va fatto in queste occasioni: leggere il contatore! Ne è emerso, dai conteggi effettuati che, per uno di loro c’erano in realtà da pagare mille euro, e per l’altro duemila euro. In entrambi i casi, dunque, c’era stata una sopravvalutazione netta delle quote da erogare al gestore del servizio idrico il quale, altrettanto prontamente, si è attivato per annullare le precedenti fatture ed emettere quelle corrette.
Altro episodio analogo si è registrato a Fiuggi dove un consumatore si è visto chiedere dal recupero crediti di Acea la cifra di 7mila euro accumulata in cinque anni di assistenza da parte dei comitati che, gli avevano consigliato di pagare importi di molto inferiori, senza però mai controllare i consumi reali né tantomeno il contatore. I rappresentanti di Codici, nell’analizzare le fatture hanno scoperto come la famiglia consumasse un metro cubo di acqua al giorno, dunque una vera anomalia. E per questo motivo che è stato chiesto ai tecnici di Acea di analizzare il contatore dell’utenza. Dal controllo è emerso che la pressione dell’acqua era troppo alta e dunque il consumatore stava pagando soprattutto aria. Effettuati di nuovo i conteggi all’uomo è stata stornata la metà della cifra inizialmente richiesta.
“Questo episodio – sottolineano il Segretario Provinciale di Codici Avv. Giammarco Florenzani e il Responsabile Provinciale Settore Idrico Avv. Angelo Terrinoni – mette in evidenza quanto sia importante farsi assistere da associazioni riconosciute legalmente come la nostra. Ai cittadini rivolgiamo un appello affinché vengano ignorati quegli enti e quei comitati che, in realtà, non hanno alcun titolo per difendere i consumatori nelle sedi opportune. E’ necessario prendere coscienza di questo per non perdere tempo prezioso e denaro. I nostri uffici – concludono – sono a disposizione per assistere chi si sente defraudato”.