Come si ricorderà, il 21 marzo u.s., il personale del Comando Compagnia Carabinieri di Cassino, nell’ambito di un predisposto servizio per il controllo del territorio, finalizzato oltre che alla prevenzione dei reati in genere, anche ad addivenire all’acquisizione di elementi investigativi utili per identificare i soggetti responsabili dei numerosi furti di “ROLEX”, commessi nel cassinate ed in altre località della provincia, riusciva ad identificare ed a sottoporre a “Fermo di P.G”, i componenti della banda autrice dei furti (cd. Banda dei Rolex), composta da due uomini ed una donna di nazionalità rumena, nei confronti dei quali venivano acquisiti elementi investigativi tali da ritenerli gli autori dei furti in argomento.
A seguito di tale attività investigativa e grazie all’invio da parte del Comando Compagnia di Cassino ai reparti dipendenti del Comando Provinciale di Frosinone delle informazioni raccolte sui predetti, comprese le loro effige fotografiche, il Comando Stazione Carabinieri di Ceccano, veniva messo nella condizione di rivalutare le dinamiche di un furto di un “ROLEX”, denunciato in data 21 febbraio u.s., da un 69enne del luogo e di deferire in stato di libertà la 28nne di nazionalità rumena ( facente parte della citata “banda dei Rolex” ed i cui componenti venivano sottoposti a Fermo di P.G nell’ambito dell’operazione svolta dall’Arma di Cassino), quale autrice del furto subito dal 69enne.
All’individuazione della responsabile si arrivava tramite i riscontri investigativi posti in essere sia dall’Arma di Ceccano che con quelli trasmessi, comprese le effige fotografiche, dal Comando Compagnia di Cassino ed, in tale fase, il denunciante riconosceva inconfutabilmente la donna rumena quale autrice del furto subito. Nei suoi confronti, inoltre, veniva inoltrata la proposta per l’emissione della misura di prevenzione del rimpatrio con F.V.O., con divieto di far ritorno nel predetto Comune per anni tre.