Avrà inizio lunedì 9 aprile il mini Glomus camp, la settimana dedicata dal Conservatorio di Frosinone ai suoni e alla musica dal mondo, con sessioni di lavoro, laboratori, presentazioni, improvvisazione e un grande concerto finale.
Glomus, progetto sostenuto con convinzione da parte del Direttore dell’istituto, M° Alberto Giraldi, e dal Presidente, Domenico Celenza, è una rete internazionale per l’istruzione superiore nata per diffondere le musiche provenienti da tutto il mondo: i precedenti camp si sono svolti in Mozambico, Ghana, Tanzania, Malaysia e Brasile.
Anche a Frosinone, lo spirito del camp si tradurrà in un’immersione nella comunicazione interculturale, in condivisione della conoscenza e nello sviluppo di strumenti per accrescere le competenze anche organizzative, elevando, così, l’interazione musicale a fonte di reciproca ispirazione e innovazione.
L’iniziativa è realizzata con il coordinamento della professoressa Lucia Di Cecca, referente per il “Refice” dei progetti per l’internazionalizzazione (Working with music, un vero e proprio “ponte” tra formazione e mondo del lavoro in Europa, ed Erasmus+), con la partecipazione dell’ Universidade Federal Do Rio Grande Do Norte di Natal (Brasile), la Royal Academy Of Music di Aarhus/Aalborg (Danimarca), la Sibelius Academy di Helsinki (Finlandia) e la University Of Cape Coast del Ghana.
L’evento inaugurale è in calendario lunedì 9 aprile alle 10 nell’auditorium Paris. Nel pomeriggio, si terranno quattro “oficinas”: la storia del “choro” e le sue caratteristiche, con Fabricio Ferreira (Brasile); handwhistling, con Gustav Hagner (Danimarca); la “congada”, con Jean Joubert Mendes (Brasile); usare la pentatonica, con Filiberto Palermini. Spazio poi alle sessioni degli ensemble presenti.
La giornata di martedì sarà riservata alla visita al castello di Fumone, con il supporto del proprietario, Fabio de Paulis, e alle sessioni dei gruppi e del quartetto d’archi con finale dedicato all’improvvisazione libera.
Mercoledì 11 spazio alle “oficinas”: si parlerà dei ritmi usati negli ensemble Ashanti Kete e Adowa del Ghana, di armonia jazz e dell’improvvisazione musicale a cappella (vocal painting).
Seguiranno le sessioni e l’improvvisazione finale. Giovedì e venerdì proseguiranno i laboratori e le sessioni di lavoro; proprio venerdì 13 aprile, alle 19.30, l’auditorium Paris ospiterà il concerto finale del Camp, aperto a tutti.
L’esperienza del mini Glomus 2018 si concluderà il giorno successivo, con la visita dei partecipanti alla città di Alatri e l’incontro con le scuole, in collaborazione con l’assessorato alla cultura della città ernica e l’associazione Gottifredo. Per informazioni: international@conservatorio-