Cronaca

Laurentino, un arresto e 2 denunce: scoperta refurtiva e denaro contante (FOTO)

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

I Carabinieri della Stazione Roma Cecchignola hanno arrestato un 35enne romano con le accuse di ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Denunciati a piede libero, sempre per ricettazione, anche un 31enne della provincia di Napoli e un 42enne de L’Aquila.

Transitando in via Paolo Buzzi, zona Laurentino 38, i Carabinieri hanno notato uno scambio sospetto tra i tre. In particolare il 31enne e il 42enne consegnavano alcune componenti di un computer al 35enne romano, prima di allontanarsi frettolosamente. I Carabinieri riuscivano a fermarli immediatamente e alla richiesta di spiegazioni, i tre non fornivano dettagli e esatta provenienza degli apparati elettronici, oggetti dello scambio.

Insospettiti in particolare dall’atteggiamento del 35enne, i Carabinieri decidevano di perquisire la sua abitazione, poco distante, dove rinvenivano un vero e proprio deposito di merce di dubbia provenienza e risultata oggetto di furto: un computer asportato lo scorso 19 marzo dagli uffici dei servizi sociali del IX Municipio di Roma; una borsa in tela contenente prodotti cosmetici per un valore di 300 euro asportati lo scorso 14 marzo da un salone di bellezza di via Federico Vittore Nardelli; un mixer ad immersione asportato lo scorso 28 marzo dalla scuola materna di  via Marotta; 2 televisori; una bicicletta mountain bike; una tenda e un fornello da campo a due fuochi; una valigia in metallo contenente martelli, cacciaviti e materiale vario; un forno a microonde; un seghetto elettrico; attrezzatura subacquea; un termoventilatore; un compressore; un navigatore satellitare e un monitor per PC.

Nella stanza da letto dell’uomo, i Carabinieri hanno trovato anche 30 dosi di cocaina, due bilancini di precisione e oltre 6.000 euro in contanti. Tutta la merce rinvenuta è stata sequestrata e i Carabinieri proseguono gli accertamenti per risalire alla loro provenienza. L’arrestato è stato portato in carcere a Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.