A seguito della giornata di protesta dello scorso martedì 10 aprile, abbiamo contattato i tre delegati sindacali del comparto termovalorizzatori della società Lazio Ambiente per avere notizie dell’ultima ora e conoscere eventuali strategie future. I delegati Alberto Talone (Filctem-CGIL), Alessandro Caporossi (Uil-Uiltec) e Carla Lucci (UGL Energia) ci hanno illustrato gli sviluppi della ormai nota vicenda della società regionale, ribadendo ancora una volta che – in occasione della manifestazione svoltasi a Colleferro in Corso Garibaldi di fronte la sede della società, hanno tolto le catene solamente dopo aver ricevuto il comunicato a firma dell’assessore regionale Valeriani (rifiuti), Sartore (bilancio) e Di Berardino (lavoro), nel quale si rassicuravano i lavoratori, affermando che ci sarebbe stato un pronto intervento dell’amministrazione regionale per risolvere il problema Lazio Ambiente in maniera decisa e in tempi strettissimi.
“Nei giorni successivi la manifestazione (durante la quale ci siamo dovuti incatenare per sensibilizzare ancora di più tutti i cittadini e le forze politiche) abbiamo avuto un incontro con Stefano Parisi, il quale è tornato a Colleferro dopo il blitz pre-elettorale come peraltro ci aveva promesso – dichiarano -. Dopo l’incontro avuto con noi delegati, lo stesso Parisi ha stabilito dei contatti diretti con il Presidente Zingaretti affinché accogliesse le nostre istanze e attenzionasse ancora di più l’intera vicenda di tutti i 370 lavoratori di Lazio Ambiente e tentare di arrivare ad una soluzione definitiva.
Nelle ultime ore, come già fatto nei mesi passati abbiamo illustrato anche ad altre figure politiche i problemi che stiamo vivendo. Una situazione molto critica per noi lavoratori, che associa la continua incertezza sul pagamento degli stipendi, dei contributi previdenziali, delle cessioni del quinto uniti all’insicurezza sul nostro futuro lavorativo e, più in generale, alla gestione del comparto dei rifiuti nel nostro territorio. Abbiamo chiesto, ancora una volta a tutti i rappresentanti politici, di poter avere maggiori certezze sul futuro occupazionale dei dipendenti e dover capire quale sarà il destino dei termovalorizzatori di Colleferro.
Da parte delle forze politiche consultate abbiamo ricevuto dei segnali di interessamento che, se da una parte ci fanno ben sperare, dall’altra non ci rassicurano totalmente. Anche in passato abbiamo ricevuto delle rassicurazioni ma spesso si sono rivelate di nessuna efficacia.
Pur ribadendo la nostra totale indipendenza da qualsiasi forza politica e la nostra distanza dalle ombre di bandiere di qualsiasi colore politico, facciamo appello, ancora una volta, al senso di responsabilità di tutti per arrivare ad una soluzione chiara dell’intera situazione di Lazio Ambiente.
Riservandoci la possibilità di adire ulteriori azioni significative di protesta per far sentire la nostra voce nel rispetto della nostra dignità, aspettiamo con speranza e fiducia segnali politici necessari per un evoluzione positiva di tutta la vicenda di Lazio Ambiente”.