Sabato scorso gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Pavia – Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno eseguito il Fermo disposto dal Pubblico Ministero del Tribunale di Tivoli nei confronti di C.M. 31 anni e P.G., romana di 32 anni, compagna dello stesso. I due sono ritenuti responsabili di furto pluriaggravato di 600 mila euro oltre che di 5 orologi di pregio, commesso presso l’abitazione della famiglia dello stesso C.M., in Guidonia Montecelio.
L’attività di indagine ha avuto inizio quando la sorella del ragazzo, il 7 aprile scorso, si è presentata negli uffici del commissariato di Tivoli, diretto da Roberto Arneodo, per sporgere la denuncia di furto. Qui, ha raccontato che, rincasando, si era accorta dell’ammanco del denaro custodito all’interno di una cassaforte murata dentro un tombino della pavimentazione della villetta in cui abita. Il cospicuo “bottino”, altro non era che parte dei risparmi dei propri familiari che gestivano un’attività commerciale.
Poiché l’abitazione non presentava segni di effrazione, mentre la cassaforte era stata aperta con l’utilizzo di un frullino, i sospetti della denunciante ricadevano da subito sul fratello e sulla compagna di questo che, dopo una lite con il padre, si erano allontanati dalla casa familiare.
Grazie alle note di ricerca dei due, inserite nei terminali dagli investigatori del commissariato di Tivoli, i poliziotti di Pavia hanno potuto rintracciare la coppia all’interno di un albergo a Gerola (PV) con al seguito 330 mila euro e 4 orologi provento del furto.
Al termine delle formalità di rito, i due sono stati accompagnati in carcere.