Ieri sera, a Castel Madama, si è svolta una cerimonia commemorativa per ricordare il sacrificio del Vice Brigadiere dei Carabinieri Renzo Rosati, colpito a morte il 17 aprile 1988, mentre si trovava in servizio di di pattuglia. L’evento è stato ricordato nel luogo dell’evento, davanti alla lapide che ricorda il sottufficiale caduto, dove il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e il sindaco di Castel Madama, Dott. Domenico Pascucci, hanno deposto una corona, accompagnati dalla madre e dal fratello del vice brigadiere caduto Renzo Rosati.
Nei loro interventi, il sindaco di Castel Madama e il Comandante Generale dell’Arma hanno ricordato la figura del brigadiere Rosati e la vicinanza tra i Carabinieri e la popolazione locale. Alla cerimonia erano presenti, oltre all’Appuntato Amedeo Mandara che quel giorno si trovava proprio in servizio con Rosati, il Generale di Corpo d’Armata Ilio Ciceri, comandante Interregionale Carabinieri Podgora, i comandanti di tutta la linea territoriale dell’Arma dei Carabinieri, una rappresentanza della Procura della Repubblica di Tivoli, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e una folta rappresentanza di forze dell’ordine e autorità locali. Presenti alla cerimonia anche alcuni scolari di Castel Madama.
Il vicebrigadiere Renzo Rosati nacque ad Assisi il 6 aprile 1962. Ultimati gli studi e conseguito il diploma di geometra, il 4 novembre 1983 si arruolò nell’Arma quale carabiniere ausiliario. Successivamente intraprese la carriera di sottufficiale, frequentando i corsi regolari presso la Scuola Marescialli dei Carabinieri di Velletri e di Firenze ove, nell’anno 1987, conseguì il grado di vice brigadiere. Il 25 maggio dello stesso anno venne destinato, in qualità di addetto, alla Stazione Carabinieri di Castel Madama. Verso le ore 02.50, del 17 aprile 1988, durante un servizio esterno di pattuglia automontata, unitamente all’allora carabiniere Amedeo Mandara, si imbatté in due giovani a bordo di un ciclomotore che, alla vista dei militari, si diedero repentinamente alla fuga. Immediatamente raggiunti in via Della Pineta, nel corso del controllo, un malvivente esplose alcuni colpi di pistola, attingendo mortalmente il vice brigadiere Rosati.
Nel contempo, il complice aggredì il carabiniere Mandara che riuscì comunque a mettere in fuga i due giovani aggressori, reagendo con la pistola d’ordinanza. Alle prime luci dell’alba del giorno successivo i criminali, grazie al contributo prezioso del carabiniere Mandara, vennero catturati poco distanti dal luogo dell’evento, nascosti all’interno di una baracca. Per il valoroso atto venne conferita al Vice Brigadiere dei Carabinieri Renzo Rosati la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Memoria con la seguente motivazione:
“Nel corso di un servizio automontato, unitamente ad altro militare, inseguiva e bloccava due giovani sorpresi a bordo di un ciclomotore rubato. Notato che uno dei fermati tentava di estrarre un’arma, non esitava, con sprezzo del pericolo, a lanciarsi contro, venendo però ferito mortalmente da un colpo di pistola. Splendido esempio di grande ardimento e di altissimo senso del dovere.