Proseguono senza sosta gli incontri, i contatti e riunioni di politici e semplici cittadini in vista dell’appuntamento con le urne del prossimo 10 giugno per scegliere il sindaco e l’amministrazione comunale che guiderà la cittadina lepina nei prossimi cinque anni.
Al momento, a meno di fusioni e alchimie varie in dirittura d’arrivo, le liste in “ballo” sono 7, con altrettanti candidati a sindaco. La lista di centrosinistra ha appena ufficializzato il suo candidato a sindaco, vale a dire Cesare Rinaldi; mentre la “costola” che si è staccata dalla coalizione presenterà – stando a voci ben informate – ex amministratori di sinistra. Concorreranno inoltre il Movimento 5 Stelle e altre due liste civiche, oltre a una di centrodestra e la “new entry” Italia in Comune, del cui ingresso si è vociferato nelle ultime ore.
Un palco ricco di attori il cui sipario si alzerà al massimo il prossimo 12 maggio, in quanto entro tale data occorrerà presentare ufficialmente le liste in comune. Ricordiamo che anche nel 2014 le liste furono 7, nell’ordine di estrazione: Segni del Fare, Per Segni, Movimento 5 Stelle, Progetto Popolare, In Cammino per Segni, Progetto Segni e Il Centrosinistra, per un totale di 85 candidati alla carica di consigliere e 7 a quella di sindaco. Di questi risultarono eletti 12 consiglieri comunali: 8 per il centrosinistra, che riportò 2096 voti pari al 38,7% con Antonio Bartolomei, Elisabetta Carabella, Flavio Gizzi, Enzo Guidi, Cesare Rinaldi, Stefano Salvitti, Alfredo Spigone e Cristina Vittori (da qui inizialmente i quattro assessori Rinaldi, anche vicesindaco, Carabella, Gizzi, Vittori quest’ultima ha aderito al partito dei sindaci Italia in Comune); e 4 di opposizione Boccardelli Gianfranco (candidato a sindaco lista Segni Del Fare con 911 voti, pari al 16,55%), Iannucci Antonella (candidato a sindaco In Cammino Per Segni), Ferretti Cesare (nella stessa lista con 1.060 voti, pari al 19,26%) e Spigone Valente (candidato a sindaco lista Per Segni con 632 voti, pari all’11,48%). Il Movimento 5 Stelle raccolse 462 voti pari al 8,39%, mentre Progetto Segni, della zona rurale, 322 voti pari al 5,85%, e Progetto Popolare con 22 voti pari allo 0,40%.
Sono giorni di lavoro intenso, quelli che mancano alla chiusura delle liste, per cercare di trovare accordi al fotofinish e rimpolpare coalizioni che potrebbero aver bisogno di un ulteriore supporto per spiccare il volo. Quel che è certo rimane che la “battaglia” elettorale è appena iniziata e promette scintille fino all’ultimo giorno utile.