“La denuncia presentata dal presidente di nazione Rom al Comandante del Corpo Antonio Di Maggio, per l’intervento di ripristino della legalità nell’ex campo nomadi River, ci appare come l’ennesimo tentativo di cercare di condizionare le attività del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale”.
Così in una nota Marco Milani, Coordinatore Romano della UGL PL. “Per quel che riguarda il “River” non possiamo non ricordare, come si sia in presenza di un area privata, occupata di fatto senza titolo alcuno da TUTTI gli attuali abitanti, circostanza questa che li rende responsabili della violazione degli Artt.633-639 bis del Codice Penale” Continua Milani.
“Non sta certo ad un sindacato di Polizia Locale, valutare le politiche assistenzialistiche dell’amministrazione nei confronti dei rom ma di certo, prendere posizione nel difendere l’immagine del Corpo e della rispettiva dirigenza da pretestuosi attacchi, specie ove compiuti da personaggi fin troppo avvezzi a tali comportamenti, appare per la UGL atto dovuto”. Concludono dal Sindacato.
