Agli arresti domiciliari, vistosi scoperto dalla Polizia di Stato, con dello stupefacente ed un’ospite/cliente, tenta la fuga dal balcone.
È finito di nuovo in cella P.A., romano di 24anni, dopo una mattinata alquanto movimentata: gli agenti del commissariato Casilino, diretto da Pasquale Fiocco, arrivati davanti alla porta dell’abitazione del pusher, hanno trovato l’uscio aperto ma una grata di protezione chiusa, attraverso la quale era visibile un uomo che dormiva su una sedia con delle bustine, di quelle comunemente usate per marijuana e cocaina, sulle ginocchia. Quando i poliziotti hanno suonato il campanello, lo sconosciuto si è subito svegliato e si è andato a nascondere in casa, non prima di aver raccolto tutte le bustine. Sulla grata è arrivato P.A., che proprio in quell’appartamento era ristretto agli arresti domiciliari; il ragazzo, anziché aprire, ha iniziato ad insultare gli agenti per poi rientrare in una delle stanze.
Ben conoscendo la planimetria della palazzina, uno dei poliziotti è andato sul retro dell’abitazione, facendo appena in tempo a vedere i 2 che tentavano la fuga, calandosi dal tubo del gas. L’agente è però riuscito a bloccare il solo P.A. che, vistosi perso, provava a divincolarsi tirando calci e spintoni.
Perquisendo l’abitazione, sono state trovate centinaia di bustine ed elastici, nonché una sorta di contabilità improvvisata ora al vaglio degli investigatori.