San Cesareo (Rm) – Mancava da cinque partite il successo in casa Sporting San Cesareo. Un periodo che è costato ai ragazzi del direttore sportivo Stefano Roma il secondo posto (ora ipotecato dalla Dinamo Labico che ha cinque punti in più dei casilini con due partite alla fine del campionato), ma lo Sporting San Cesareo rimane comunque al terzo posto assieme al Marino. «Ci serviva assolutamente la vittoria e l’abbiamo ottenuta su un campo per nulla semplice e contro un avversario ostico» dice il centrocampista esterno classe 1993 Ivan Bonardi in riferimento al match di domenica scorsa vinto per 3-1 sul campo della Nuova Canarini Rocca di Papa. «Abbiamo iniziato bene la partita e siamo andati in vantaggio col sigillo di Parabolani – continua l’esterno – Poi a inizio ripresa è accaduto un episodio che ha innervosito un po’ la gara: su una palla contesa che avremmo restituito agli avversari, un loro giocatore ha improvvisamente tirato in porta segnando il gol del pareggio. Va detto, però, che i padroni di casa successivamente ci hanno “restituito” il gol fermandosi e lasciando passare in maniera molto corretta il nostro Parabolani che ha così segnato il 2-1.
Successivamente la partita è stata molto dura, loro hanno attaccato, ma noi ci siamo difesi bene creando anche un paio di opportunità importanti fino al gol del 3-1 di Moretti a pochi minuti dal termine». Il campionato dello Sporting San Cesareo terminerà con la sfida interna al Pro Appio e con quella esterna alla Virtus Ariccia fanalino di coda. «Ci sono pochi calcoli da fare, dobbiamo obbligatoriamente conquistare sei punti – taglia corto Bonardi – Scavalcare la Dinamo Labico sarà un’impresa difficile, ma molto dipenderà dal prossimo turno perché loro all’ultima affronteranno l’Acds e non sarà facile». Bonardi, che ha dovuto saltare un pezzo di stagione perché condizionato da problemi lavorativi e fisici, ripercorre l’annata dello Sporting San Cesareo. «Siamo partiti con la convinzione di avere una squadra più forte dell’anno scorso, ma senza obiettivi prefissati. La stagione, quindi, è stata positiva, ma per come si era messa potevamo fare anche qualcosa in più».