Nel pomeriggio di ieri, in Ferentino, i militari della locale Stazione, in esecuzione Ordinanza di Carcerazione, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Frosinone, traevano in arresto Proietti Giuliano, 34enne del luogo, già censito per reati contro il patrimonio, dovendo espiare una pena di anni 4 e mesi 4 di reclusione per detenzione illecita di sostanza stupefacente, violenza e resistenza a P.U. e lesioni personali in concorso.
La condanna è conseguente all’arresto in flagranza operato lo scorso 3 dicembre 2017 dagli stessi militari nel corso del quale, lo stesso, nel tentativo di sottrarsi ad un controllo di Polizia, dopo aver tentato di speronare l’auto dei militari operanti si dava alla fuga. Successivamente, rintracciato presso la propria abitazione minacciava con una rivoltella gli operanti i quali, dopo una concitata colluttazione riuscivano a bloccarlo e disarmare. L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva tradotto presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare, come disposto dall’Autorità Giudiziaria mandante.
Nella tarda serata di ieri, in Ferentino, i militari della locale Stazione traevano in arresto Kapiti Liridon, 27enne albanese del posto, già censito per analoghi reati, per detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. I militari operanti, nel corso di un mirato servizio di controllo del territorio, sorprendevano il predetto, alla guida di un’autovettura, mentre cedeva dello stupefacente ad un suo connazionale del luogo. Nella circostanza il predetto tentava di disfarsi di tre involucri termosaldati contenenti gr.1.5 di “cocaina“.
La successiva perquisizione personale, veicolare e domiciliare, permetteva di rinvenire ulteriori gr.4 della medesima sostanza e gr.2 di “marijuana” già suddivisa in dosi, materiale vario utile per il confezionamento nonché la somma in contante di €.70 ritenuto provento dell’attività illecita. Il tutto, unitamente al mezzo, sprovvisto di copertura assicurativa, veniva sottoposto a sequestro. L’arrestato veniva tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, mentre l’acquirente veniva segnalato, alla Prefettura di Frosinone, per uso personale di sostanze stupefacenti.