“Sai che non manca qua? Le ortiche, le fratte e i muri sbracati”. E’ questa l’istantanea del centro storico d’Artena, consegnata da un’anziana signora, seduta sui gradini di casa sua in via del Pavone.
“Questa è terra di nessuno! Passano soltanto qualche giorno prima delle feste comandate! Tra un po’ c’è la processione, qualcuno si ricorderà di tagliare l’erba e di accomodare qua e là”. Racconta la vicina di casa.
L’erba si sta impadronendo dei sanpietrini e non risparmia neanche i gradini della chiesa di S. Croce. Diverse case, abbandonate da tempo, iniziano a mostrare segni di cedimento e il pericolo crollo è sempre più attendibile.
I vicoli del centro storico chiedono parola; chi vive il paese, con le sue scomodità e mancanze, sente l’esigenza di entrare nel dibattito pubblico, per portare alla luce i problemi della vita quotidiana e per dire la sua riguardo al borgo.
“L’energia non ci manca, abbiamo idee, voglia di fare e vogliamo restare qui”. E’ la voce di un artenese doc che abita qui da quando è nato e che vorrebbe un segnale dalla politica locale. “A ogni tornata elettorale si sente parlare del centro storico come cuore di Artena ma la realtà è che siamo abbandonati dall’istituzione, siamo un peso e non c’è una visione su cosa fare”.
Lo spirito d’iniziativa non manca di certo agli abitanti del centro storico. Il comitato di quartiere organizza giornate ecologiche, feste di piazza, e a proprie spese pensa alla manutenzione ordinaria dei vicoli. In questo periodo balconi e fioriere sono un tripudio di colori, grazie il concorso “Balconi e vicoli fioriti”, curato dall’ associazione Artena in fiore. L’associazionismo tiene in piedi il centro storico, ma ascoltando le voci degli abitanti, il sostegno del Comune è sostanzialmente inesistente.
“Qui non si vede nessuno dell’amministrazione”. Tuona un’altra voce su via Maggiore. “Arrivano in campagna elettorale, si affacciano a dicembre per i presepi e a maggio per la processione della Madonna, poi non esistiamo più”.
In questi anni i residenti hanno visto andar via l’ufficio postale, l’asilo e gli uffici comunali a Palazzo Traietti. Nessuna bandiera tricolore sventola al paese, nessun presidio istituzionale con lo stemma di Artena è presente tra i vicoli del centro storico e non esiste un referente comunale per segnalare problemi e disagi. Nonostante l’allontanamento dei servizi e degli spazi sociali, la popolazione del centro storico continua a rimboccarsi le maniche perché resta fondamentalmente una comunità abituata ad affrontare imprevisti e fatiche. Una comunità che a ogni campagna elettorale viene sedotta e abbandonata.