Calcio

Sporting San Cesareo, il progetto prende corpo: via al settore giovanile

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Lo Sporting San Cesareo ha tenuto alto da sola il nome della città casilina dal punto di vista calcistico nella stagione che si sta per concludere. La prima (e unica) squadra del club caro al direttore sportivo Stefano Roma si è piazzata sul terzo gradino del podio del girone G di Seconda categoria, un risultato che fa sperare anche per un ipotetico ripescaggio estivo in Prima categoria. Ci sarà da attendere per gli sviluppi su quel fronte, ma la società intanto ha deciso di fare un grande passo e rappresentare con ancora maggiore orgoglio il nome di San Cesareo attraverso la formazione di un settore giovanile agonistico e della Scuola calcio, per la prima volta dopo sei anni dalla nascita dello Sporting e 365 giorni dopo la chiusura delle attività dello storico Ssd San Cesareo.

«In precedenza non abbiamo mai avviato il settore giovanile perché gli spazi erano saturi e non avrebbe avuto senso avere due società di calcio a San Cesareo con due settori giovanili diversi – spiegano dallo Sporting San Cesareo – La chiusura della Ssd San Cesareo non ci ha permesso di avviare nei tempi corretti un’attività di settore giovanile e inoltre il Comune è potuto rientrare in possesso del centro sportivo “Roberto Pera” solo a novembre a causa di aspetti burocratici legati alla cessazione delle attività del vecchio San Cesareo, tra l’altro costringendo pure la nostra prima squadra ad allenarsi e giocare in campi del circondario. Ora utilizziamo l’impianto “Pera” assieme alle società di atletica e rugby e abbiamo contribuito a ripulire e ristrutturare a nostre spese la parte della struttura che ci era stata temporaneamente affidata e versava in stato di abbandono. A un anno di distanza, sollecitati da diversi genitori di San Cesareo, abbiamo voluto dare di nuovo l’opportunità di giocare a calcio ai giovani del posto nell’impianto “Roberto Pera”».

Lo Sporting San Cesareo, inoltre, ricorda il proprio importante impegno nel social con la campagna “Diamo un calcio bullismo” lanciata dalla società nel 2016 per sensibilizzare il mondo dello sport su questa problematica e che ha visto l’adesione di oltre 110 società sportive oltre ad aver avuto una vastissima eco, tanto da ricevere il patrocinio dalla Regione Lazio, dal Coni e dalla Lega Nazionale Dilettanti, ragion per cui il principale obiettivo dello Sporting San Cesareo è quello di insegnare il rispetto per tutti, prima ancora di dare calci ad un pallone.