Cronaca

Caso di malasanità Ilaria Humber: P.M. chiede condanna a 3 anni e 8 mesi per gli imputati coinvolti

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Dopo anni di battaglie per punire i colpevoli di un caso di malasanità, risalente al 2012, che vide coinvolta una bambina di 12 anni, Ilaria Humber, per una serie di pratiche mediche sbagliate e falsificazione della cartella clinica da parte del personale medico e paramedico, il PM ieri si è pronunciato chiedendo le condanne degli imputati a processo. Si tratta del caso di una ragazza morta a causa di un arresto cardiaco presso l’Ospedale di Colleferro, vicenda all’interno della quale l’Associazione Codici si è già dichiarata parte civile e ha sempre affiancato la famiglia per ottenere giustizia. Dopo la richiesta​ del PM arrivata ieri,​ durante la sua requisitoria,​ CODICI chiederà la conferma delle condanne che prevedono pene fino a tre anni e otto mesi.

Questa ​richiesta del PM rappresenta un importante passo avanti nel fare luce sulla vicenda e chiedere giustizia per uno dei numerosi casi di malasanità, che è diventata una vera e propria piaga al centro e Sud Italia. Il caso di Colleferro ha visto coinvolta una bambina, che nel 2012 fu ricoverata dopo una gita scolastica all’ospedale Parodi Delfino di Colleferro per un forte dolore alla pancia.

L’Associazione CODICI e la famiglia non hanno mai creduto alla versione dei medici, che avrebbero motivato il decesso adducendo come causa una malformazione congenita.

L’autopsia eseguita sul corpo della piccola ha stabilito che l’adolescente soffriva della patologia del megacolon.
Uno sconcertante dettaglio che è emerso sulla pratiche mediche eseguite aggraverebbe ulteriormente la posizione dei medici dell’ospedale che effettuarono un esame diagnostico con una sonda nasale per via rettale. A fine intervento lo Staff avrebbe addirittura festeggiato la buona riuscita della pratica, dato che erano riusciti a non perforare l’intestino.

A processo sono finiti 11 indagati tra medici e paramedici, denunciati per omicidio colposo e falso in atto pubblico.

L’attività di Codici per la difesa del diritto alla salute dei cittadini, si inserisce in una delle numerose battaglie che rientrano nella campagna “Indigniamoci!” promossa dall’Associazione, che invita a segnalare comportamenti illeciti all’interno del sistema sanitario.

“Come Associazione a difesa del diritto alla salute dei cittadini – ha dichiarato il Segretario Nazionale di CODICI, l’Avv. Ivano Giacomelli – ci auguriamo che la giustizia arrivi fino in fondo in questa lunga battaglia contro tutti i casi di malasanità, lavorando affinché vicende come questa si concludano con la condanna dei responsabili, vista anche la difficoltà spesso di dimostrare la responsabilità medica di chi ha compiuto dei gravi errori”.