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Omicidio-suicicio madre e figlia a Cecchina, i servizi sociali: “Prevenzione e contrasto verso le forme di disagio”

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“La tragedia familiare che si è consumata domenica 27 maggio a Cecchina  ha colpito profondamente tutti noi. Una figlia appena diciottenne uccisa dalla mamma che si è tolta la vita subito dopo. Una famiglia che non aveva denunciato situazioni di disagio e che non aveva mai sentito il bisogno di rivolgersi ai Servizi Sociali.

Queste vicende ci raccontano molto di più di una tragedia. Ci ricordano che non bisogna mai abbassare la guardia e che occorre continuare il grande lavoro di prevenzione e contrasto verso tutte le forme di disagio ed emarginazione che riguardano i membri più fragili della nostra comunità. I bisogni e le situazioni più critiche che richiedono l’intervento dei Servizi Sociali, possono essere intercettate soprattutto grazie al senso di comunità dei cittadini e alla possibilità che ciascuno di noi ha di contribuire ad evitare tragedie come questa, segnalando le difficoltà e il disagio.

È quanto mai importante sensibilizzare i cittadini su questi temi e soprattutto far conoscere le iniziative che si stanno mettendo in atto sul territorio. Il Comune di Albano Laziale ha attivato da qualche anno molti luoghi di incontro come lo sportello Ascolto famiglia, quello per la Tutela dei minori e lo sportello Ascolto donna per il contrasto alla violenza all’interno della rete Protection Network. La rete, che coinvolge le istituzioni, le forze dell’ordine, i tribunali, la ASL, le associazioni e le realtà del terzo settore locali insieme ad operatori e volontari, ci ha permesso finora di intervenire in tantissime situazioni di disagio prevenendo spesso le conseguenze più gravi. Di fronte a vicende come quelle di ieri sera si comprende ancora di più l’importanza di vivere in una comunità coesa che non lascia nessuno indietro”.

Così in una nota l’Avvocato Gabriele Sepio, Consigliere Comunale delegato allo studio delle Politiche Sociali e membro del Consiglio Nazionale del Terzo Settore.