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“Rifiutiamoli” in Regione: chieste garanzie sulla programmazione di un nuovo ciclo di rifiuti

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Nuova azione dimostrativa del Movimento Rifiutiamoli di Colleferro, ormai da mesi in lotta contro il Revamping dei termovalorizzatori e da sempre in prima linea per individuare soluzioni diverse relativamente allo sviluppo di un nuovo ciclo di smaltimento rifiuti. Nella giornata di oggi, venerdì 1 giugno 2018, durante il Consiglio Regionale nel quale si stava votando il bilancio alcuni rappresentanti si sono recati sotto la sede della Regione per una manifestazione pacifica seguita da un’azione dimostrativa, contro la riapertura degli inceneritori in zona Colleferro Scalo.

Dopo il sequestro del materiale esposto, il consigliere Eleonora Mattia è uscito dalle aule per un incontro con i manifestanti, seguita dal rappresentante della Lega Angelo Tripodi e dal membro M5S Davide Barillari. Il movimento RifiutiamoLi è stato successivamente ricevuto dall’Assessore Valeriani, responsabile del ciclo dei rifiuti.

L’azione giunge dopo l’approvazione in area metropolitana della mozione presentata da Pierluigi Sanna, che di fatto decreta gli inceneritori come sito non strategico al piano rifiuti. Il movimento RifiutiamoLi, in presidio da quasi 200 giorni, ha chiesto atti amministrativi che riescano a decretare il fermo dei lavori per il Revamping e che sanciscano l’inizio dei lavori per la chiusura degli impianti. Le lettere del movimento sono state trattenute in Regione.

Di seguito, il comunicato redatto in merito allo sviluppo della giornata:

“A giugno del 2017 si diffondeva l’allarme della riapertura della discarica e del riavvio degli inceneritori di Colleferro, per far fronte alla cronica emergenza rifiuti della città di Roma. Sabato 8 luglio 2017 migliaia di cittadini di Colleferro e del territorio circostante scendevano in piazza per sventare questo pericolo. Oggi, dopo un anno, la situazione non è mutata: siamo in attesa del disvelamento di un nuovo Piano Rifiuti da parte dell’istituzione regionale, che permetta di leggere tempi e modi di una svolta sostenibile annunciata ma sostanzialmente mai esplicitata.

APERTURA DEL TAVOLO DI CONFRONTO

Oggi (ieri, 31 maggio, ndr), siamo qui in Consiglio Regionale per ricordare al Presidente Zingaretti, alla Giunta e a tutti i consiglieri che a Colleferro, da quasi 200 giorni, è attivo un presidio permanente contro la riapertura e il rilancio di due ciminiere, che per quasi venti anni hanno assicurato lo smaltimento dei rifiuti della Capitale.

Colleferro e la Valle del Sacco non accetteranno in alcun modo la riattivazione degli inceneritori. C’è Una comunità intera che attende un atto ufficiale da parte della Regione. Un atto amministrativo che sia in grado di sancire il fermo dei lavori, e che decreti finita l’era degli inceneritori all’interno del piano rifiuti.

Richiediamo per tanto alla Regione l’immediata apertura di un tavolo di confronto con la partecipazione delle amministrazioni del territorio e della cittadinanza attiva sulla sorte degli inceneritori di Colleferro.

La situazione della città di Roma è sotto gli occhi di tutti, mentre si fatica a smaltire l’eredità di Cerroni, si procede con difficoltà a realizzare un cambiamento di passo nell’attivazione di nuovi impianti e nella raccolta differenziata. Di volta in volta, si cercano sbocchi negli impianti di diverse regioni italiane.

In assenza di una pianificazione in grado di tracciare una linea programmatica, gli storici protagonisti del banchetto dei rifiuti sgomitano per ingrandire la propria fetta di torta. Benché sia passato un anno da quando è cominciata la nostra mobilitazione, siamo nella stessa condizione di emergenza continua e di assenza di prospettive certe.

In questo clima di incertezza, la società Lazio Ambiente è stata messa in vendita, a conclusione di una procedura – -praticamente un atto dovuto-  durata più di due anni . A fine giugno sapremo gli esiti della gara.  Resta difficile capire a cosa corrispondano i 30 milioni richiesti per una società sull’orlo del fallimento e quali garanzie possano ricevere dalla regione i potenziali acquirenti. Una prima risposta è la prossima creazione di un consorzio tra il comune di Colleferro ed altri comuni del territorio, di cui attendiamo di conoscere le scelte in termini di impiantistica.

Mercoledì 30 maggio la Città Metropolitana di Roma Capitale, ha approvato una mozione che richiede nello specifico di non riavviare gli inceneritori di Colleferro e punta a una strategia fondata sul riciclo e il recupero di materia, nell’ottica di escludere l’incenerimento dei rifiuti.

DI fronte a questa situazione di stallo e in risposta alle mancanze di momenti di programmazione, soprattutto in ambito regionale, il movimento Rifiutiamoli ha intenzione di aprire per il mese di giugno una campagna di mobilitazione e informazione, rivolta ai cittadini di Colleferro e della Valle del Sacco.

Non solo: le scelte che più direttamente riguardano il nostro territorio sono conseguenza diretta di vicende che riguardano tutta la Regione. Questa campagna si rivolge quindi ad associazioni e comitati che in questi anni si sono mossi contro la scellerata gestione del ciclo dei rifiuti, ed è con loro vogliamo realizzare momenti di mobilitazione e confronto”.