Nell’ambito di predisposti servizi eco – ambientali, in Villa Latina, i militari della Stazione Carabinieri di Atina, in collaborazione con il personale della Stazione di Picinisco e con l’ausilio della Polizia Locale di quel comune, deferivano in stato di libertà per il reato di concorso in opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità un 77enne del luogo, imprenditore, già censito per i reati di detenzione abusiva di armi, distruzione e deturpazione di bellezze naturali e violazione in materia edilizia, nonché un 50enne, operaio (censito per i reati di esecuzione di lavori edili in totale difformità, distruzione e deturpazione di bellezze naturali e lottizzazione abusiva di terreni).
A seguito di un controllo ad un autocarro carico di sabbione, condotto dal 50enne, i militari operanti accertavano che il prelevamento del materiale inerte trasportato era stato effettuato presso una cava di inerti sita in una località poco distante dal luogo del controllo, per cui si recavano in loco per chiedere le autorizzazioni necessarie per la lavorazione e la successiva vendita del materiale. Ivi giunti, constatavano che il titolare della cava era in possesso di un’autorizzazione comunale scaduta di validità dall’anno 2012.
Accertato ciò e visto che all’interno della stessa si trovavano altri cumuli di sabbia già pronti per essere ceduti a terzi, ed al fine di conservare lo stato dei luoghi, stante i presupposti di legge, sottoponevano a sequestro l’intera cava, risultata avere dimensioni di circa 10mila mq, nonché l’autocarro con tutto il carico, in quanto utilizzato per la commissione del sopracitato reato.