Riceviamo e pubblichiamo un comunicato da parte di Città Metropolitana di Roma:
Nell’ambito della collaborazione tra Città Metropolitana di Roma Capitale e Prefettura di Roma sull’accoglienza dei profughi, è iniziato ieri a Palazzo Valentini il workshop sul tema dei Richiedenti asilo ed emersione delle vittime di tratta, dedicato ad operatori ed associazioni di settore.
Un fenomeno, come ha ricordato il Vice Sindaco della Città Metropolitana Mauro Alessandri, intervenuto in apertura dei lavori, di enorme rilievo internazionale, nazionale e territoriale. Dello sfruttamento sessuale e lavorativo dei minori non si possono che avere stime, di certo in difetto: secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro, a livello mondiale sono coinvolti 21 milioni di minori, con un’economia sommersa di centinaia di miliardi di dollari l’anno. Numeri impressionanti e in crescita, che hanno imposto alle istituzioni di prestare sempre maggiore attenzione al contrasto del fenomeno.
In un percorso iniziato in Provincia di Roma, la Città Metropolitana occupa oggi un ruolo cardine nel coordinamento e nella gestione di molti aspetti legati all’assistenza, accoglienza e tutela dei richiedenti asilo presenti nel territorio metropolitano. In particolare negli ultimi tre anni, investendo quasi 500 mila euro attraverso i finanziamenti emanati dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, la Provincia di Roma si è qualificata come ente responsabile di progetti di partenariato, diventando capofila di una rete estesa e stabile di soggetti pubblici e privati, per la realizzazione di un sistema di servizi rivolto alle vittime di tratta sessuale e sfruttamento lavorativo presenti nel territorio metropolitano, volto all’emersione, identificazione, protezione e inserimento sociale delle vittime.
“Questo Ente – dichiara Alessandri – è riuscito a costruire una nicchia di incisività, ottenendo importanti risultati, in un contesto di crescente consapevolezza, di pari passo con la crescita del fenomeno. Ma dobbiamo buttare il cuore oltre l’ostacolo: avere sempre maggiore certezza del numero di persone coinvolte e del valore del sommerso, ci consentirebbe non solo di progettare interventi istituzionali più mirati – come stiamo contribuendo a fare – ma anche di creare un elevato consenso e una maggiore attenzione sociale. Lo sfruttamento di milioni di ragazze e ragazzi può non essere un problema di tutte le donne e di tutti gli uomini: fino a quando questo tema non diventerà patrimonio di tutti, non assumerà la dimensione di interesse collettivo. È questo che dobbiamo fare per costruire una comunità migliore”.
“Ringrazio – ha concluso Alessandri – la Prefettura di Roma e la dottoressa Clara Vaccaro, Prefetto Vicario di Roma, oggi presente, ribadendo la soddisfazione per il rapporto di collaborazione istituzionale che ci ha permesso di arrivare sin qui con risultati più autorevoli di quelli inizialmente attesi”.
Il workshop, articolato in due giornate, si concluderà l’11 maggio. Molti i temi affrontati, dalle iniziative in corso alla definizione del Piano nazionale antitratta, dalle modalità di identificazione, assistenza e accoglienza agli aspetti antropologici e sanitari dei minori vittime di sfruttamento, ai sistemi di finanziamento, illustrati da esponenti del Governo e delle associazioni internazionali e nazionali che si occupano del tema.
Roma, 5 maggio 2016