E’ stato pubblicato sul sito della stazione appaltante della Città metropolitana il nuovo bando per l’affidamento del servizio di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti urbani, dei servizi di igiene urbana e del servizio di manutenzione del verde delle aree archeologiche nel Comune di Ardea. Resterà in vigore per 7 anni e avrà un costo totale di oltre 37 milioni di euro.
Il termine di ricezione delle offerte è previsto, secondo le modalità stabilite nel bando, entro il prossimo 17 luglio alle ore 12. Il piano prevede, rispetto alla precedente gestione, una rivoluzione del sistema. La raccolta differenziata viaggerà su due percorsi, per fare in modo che si raggiungano percentuali più alte: uno, il ‘tradizionale’ porta a porta, l’altro, con la realizzazione di ecostazioni dove poter depositare i rifiuti. Si tratta di una modalità nata per permettere anche a chi vive le seconde case di poter effettuare correttamente la raccolta. Inoltre, sacchi e mastelli saranno forniti direttamente dalla società che gestirà il servizio e avranno un tag che permetterà di poter identificare con facilità chi smaltisce il rifiuto in modo erroneo. Anche il vetro sarà raccolto con la tecnica del ‘porta a porta’, in modo da eliminarne le campane. Verranno pulite spiagge ed aree archeologiche in modo assiduo, tutto l’anno e questo permetterà di poter avere una maggiore fruizione anche dei luoghi culturali della città. Viene rafforzata la lotta contro le discariche abusive, con l’installazione di 20 telecamere nelle aree più critiche.
“E’ una rivoluzione per la città – ha spiegato il sindaco di Ardea Mario Savarese – Sono convinto come già dal prossimo anno il territorio sarà più pulito grazie a un bando più completo del precedente e profondamente rigoroso. Il bando esce a 18 mesi dalla scadenza del precedente perché, purtroppo, la Cuc di Città metropolitana di Roma Capitale – che approfitto per ringraziare per il grande lavoro svolto – è stata costretta a rivedere molto di quanto era stato predisposto per garantire l’ente affinché la fase di aggiudicazione fosse la più trasparente possibile”.