“Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, continua a chiedere dove conferire i rifiuti della Capitale, mentre il sindaco della Città metropolitana di Roma, Virginia Raggi, non decide dove e quali impianti realizzare per soddisfare le esigenze dell’intero territorio provinciale. Evidenzio che oggi il 100% dei rifiuti indifferenziati della città sono trattati in molti impianti, ma vengono tutti smaltiti fuori dai suoi confini: un peso che gli altri Comuni faticano ormai a sopportare”, dichiara Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio.
“La sindaca continua a parlare di rifiuti e a lanciare accuse, mentre la Regione è impegnata ad aiutare la città di Roma con interventi immediati e misure di lungo periodo, per questo sorprende che l’Amministrazione capitolina non conosca o finga di non conoscere leggi, procedure e tavoli di lavoro comuni. In particolare – aggiunge Valeriani – la Giunta regionale ha prorogato alcune settimane fa l’accordo con l’Abruzzo per il conferimento di 100 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati da parte dell’Ama fino al 31 dicembre 2018, mentre si sta perfezionando un’analoga intesa con la Puglia per ricevere altre 150 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati per un mese dalla Capitale. Una solidarietà istituzionale, di cui ringrazio i presidenti delle due Regioni, che è stata però avviata senza alcun sostegno da parte della Raggi, che dovrebbe attivarsi per fronteggiare le ripetute criticità nella gestione dei rifiuti di Roma”.
“Sulle autorizzazioni per i due impianti di compostaggio richieste dall’Ama – prosegue l’assessore – sono in corso le verifiche amministrative nel pieno rispetto delle tempistiche stabilite dalla legge. Sorprende, però, che questi progetti non siano ancora stati recepiti e inseriti nella mappatura delle aree e degli impianti elaborata dalla Città metropolitana di Roma. Un’assenza di dialogo che si è ripetuta recentemente: la Regione, infatti, ha avviato la revisione del Piano rifiuti e lo scorso 30 maggio si è svolta una riunione tra gli uffici regionali, quelli delle province di Frosinone e Latina, della Città metropolitana e del Comune di Roma per l’aggiornamento dei dati sulla produzione dei rifiuti e il fabbisogno impiantistico. La sindaca Raggi, quindi, dovrebbe essere informata sul ruolo, le competenze e le attività in corso vista la partecipazione dei suoi uffici amministrativi”.
“La Regione sta facendo la sua parte – conclude Valeriani – ma è fondamentale la responsabilità di tutte le istituzioni se vogliamo dare una prospettiva seria e duratura al tema dei rifiuti, altrimenti se la Raggi non si adopera per chiudere il ciclo dei rifiuti nel proprio territorio, invece di mandarli in giro per l’Italia e per l’Europa, Roma sarà sempre costretta a rincorrere le emergenze con ricadute negative sul fronte ambientale ed economico”.