Nel calcio, come nella vita, esistono tradizioni storiche che si ripetono e, in scenari mitici e dal carattere unico, la storia propone un susseguirsi di personaggi importanti. Le dinastie del calcio sono tante, ma in una città come Roma la successione di tanti calciatori del posto che prendono i galloni di capitano o di elemento più rappresentativo è estremamente rilevante.
La squadra giallorossa non è come le altre, ma rappresenta visceralmente il legame con la propria città: è stata il club nel quale ha giocato per tutta la sua carriera uno dei migliori calciatori italiani di sempre, ossia Francesco Totti. L’eterno numero 10 della Roma, che si è ritirato ufficialmente un anno fa, è adesso uno degli ambasciatori del club che accompagna la squadra in tutte le trasferte. Campione del mondo con l’Italia nel 2006, il fantasista romano è stato ribattezzato da molti come l’ottavo Re di Roma, titolo in passato attribuito a Paulo Roberto Falcao, ma molto più azzeccato a un vero capitolino come lui. Di famiglia umile, il “Pupone” si è fatto largo nel calcio che conta da subito, debuttando a 16 anni in Serie A e diventando il secondo marcatore di sempre del campionato italiano, con 250 reti. Il suo addio al calcio ha sicuramente sballottato l’ambiente giallorosso. Non a caso la Roma, tra le favorite per lo scudetto secondo le migliori scommesse calcistiche del campionato, ha risentito della sua assenza ed è finita terza in campionato con una distanza di ben 14 punti dal Napoli, secondo in classifica.
Tuttavia, il numero 10 ha lasciato in buone mani la tradizione dei romani autentici al comando della squadra simboleggiata dalla Lupa. Daniele De Rossi, classe 1983, è l’attuale capitano e con Totti ha condiviso spogliatoio e momenti calcistici importanti dal 2001 al 2017. Chiamato fin da subito Capitan Futuro, De Rossi ha sempre dato tutto per la Roma e si è profilato come l’erede di Totti dal punto di vista emotivo e della leadership. Abile nell’impostare il gioco, ma soprattutto forte dal punto di vista caratteriale, l’attuale capitano romanista è stato fin dagli esordi un collante importante nello spogliatoio di una squadra sempre difficile da reggere in piedi, soprattutto per le pressioni di un ambiente euforico e caldo. Protagonista anche di ottime prestazioni con la maglia della nazionale, con la quale ha anch’egli vinto il mondiale tedesco, De Rossi è a 35 anni un titolare importante nella squadra allenata da Eusebio Di Francesco.
Dietro di lui, scalpita Alessandro Florenzi. Anch’egli romano DOC, è un calciatore infaticabile dotato anche di un buon piede destro. Abile a giocare sia sulla fascia sia in mezzo al campo, il classe 1991 è stato capace di riprendersi da un brutto infortunio al ginocchio che lo ha costretto a uno stop di oltre un anno. Con lui si prolunga il triumvirato dei romani simbolo della Roma. Fino ad ora nessuno tra Totti, De Rossi e Florenzi ha mai giocato in altre squadre e a Roma tutti sperano che continui ad essere così.