Una scia di sangue inaccettabile sulle strade della capitale, una sorta di strage degli innocenti che peggiora di giorno in giorno e ha raggiunto quota 82 vittime da inizio anno. Lo afferma il Codacons, intervenendo sull’incidente nel quale ha perso la vita a Roma lo chef Alessandro Narducci assieme ad una amica.
“Non c’è dubbio che le strade della capitale diventino di giorno in giorno sempre più pericolose – afferma il presidente Carlo Rienzi – Da inizio anno si contano già 82 decessi, la metà dei quali coinvolgono motociclisti, numeri in costante ascesa dal momento che nel primo semestre del 2017 le vittime furono 70.
Ad incrementare il numero di incidenti, morti e feriti vi è da un lato lo stato disastroso dell’asfalto capitolino, che genera sinistri e fa perdere il controllo dei mezzi, dall’altro una carenza nei controlli da parte delle forze dell’ordine”.
“Specie nelle ore notturne Roma si trasforma in un far west con macchine che sfrecciano a tutta velocità – prosegue Rienzi – Per fermare la scia di sangue della capitale serve incrementare i controlli lungo le strade e adottare misure in grado di garantire maggiore sicurezza stradale, a partire dai Tutor sulle principali arterie”.