Cronaca

Arrestato ladro a Patrica: colpevole di furti a Ceccano e Veroli

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Nel pomeriggio di ieri, personale del NORM della Compagnia di Frosinone, unitamente al personale  dei Comandi  Stazione Carabinieri di Ceccano e Supino, davano esecuzione a provvedimento di “fermo di indiziato di delitto”, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone in data 19 giugno u.s., nei confronti di un 27enne rumeno, residente a Patrica, (già  gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio) , avendolo individuato mentre si dirigeva presso la stazione ferroviaria di Supino a bordo di un’autovettura Audi A4, guidata da altro connazionale. Il provvedimento trae origine da una serie di furti perpetrati nei comuni di Ceccano e Veroli ai danni di attività commerciali,  per l’esecuzione dei quali veniva  utilizzato un veicolo come “ariete per sfondare prima gli accessi  e poi per derubare  merce e somme in denaro esistenti all’interno dei locali. Ne scaturiva quindi un’attività info-investigativa da parte dei militari operanti, che permetteva di raccogliere inconfutabili elementi di riscontro a carico del fermato, che venivano condivisi dall’A.G. mandante con l’emissione del provvedimento in argomento, quale responsabile dei sottonotati furti/tentati furti:

  • ai danni di una profumeria di Ceccano, occorso nel mese di marzo, dove asportava cosmetici e profumi per un valore di circa 000,00 euro;
  • ai danni del Bar -Area di servizio di Ceccano, occorso nel mese di aprile ed in date diverse, allorquando con un furgone rubato sfondava la vetrina asportando due slot – machines ed un cambia monete con all’interno circa 000,00 euro, dando successivamente fuoco al furgone;
  • ai danni di una Ditta di forniture per autovetture, sempre di Ceccano, ove, forzando la porta di ingresso, asportava due computer portatili e denaro contante dal registratore di cassa;
  • ad un Bar tabacchi di Veroli, allorquando, dopo aver sfondato con un furgone (risultato provento di furto)  la serranda di ingresso, desisteva dal suo intento in quanto entrava in funzione il sistema di allarme acustico.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo sottoposto a “fermo di indiziato di delitto”,  veniva  condotto presso la Casa Circondariale di Frosinone, così come disposto dalla competente A.G..