Dalle prime luci dell’alba, circa 80 Carabinieri della Compagnia di Tivoli, supportati dai colleghi della Compagnia d’Intervento Operativo del 6° Battaglione Carabinieri Toscana, hanno dato vita ad una massiccia azione di controllo nella frazione di Castelverde del comune di Roma. Perquisizioni alla ricerca di armi e droga sono state eseguite all’interno di appartamenti, villette, locate a persone principalmente straniere.
Al termine dell’operazione sono state arrestate complessivamente 14 persone. Nello specifico, i Carabinieri hanno arrestato un cittadino del Gambia di 35 anni, uno della Sierra Leone di 37 anni e uno della Nigeria di 34 anni, tutti residenti a Castelverde, nullafacenti e con precedenti, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ai primi due sono stati sequestrati 32 g di eroina, già suddivisa in dosi, nonché la somma contante di 785 euro, ritenuto provento della pregressa attività di spaccio mentre al 34enne, i militari hanno sequestrato 23 g di marijuana, già suddivisa in dosi.
In via Montebello sul Sangro, all’interno di una villetta, i Carabinieri hanno arrestato ben 7 cittadini stranieri, con l’accusa di furto aggravato in concorso di energia elettrica. Gli arrestati sono tutti cittadini africani, di età compresa tra i 20 e i 51 anni, con vari precedenti. Sempre per furto di energia elettrica sono stati arrestati altri 3 uomini e una donna, residenti in via Loreto Aprutino; si tratta di tre uomini e una donna di origini macedoni, di 30, 25, 48 e 49 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine.
Gli 11 arrestati, in concorso tra loro, si erano allacciati abusivamente alla rete elettrica, senza che i consumi fossero rilevati dal contatore. Per i furti di energia elettrica, i Carabinieri hanno richiesto l’intervento di personale tecnico specializzato delle aziende erogatrici del servizio per quantificare il danno e la messa in sicurezza dei luoghi dove erano stati eseguiti gli allacci abusivi con cavi elettrici volanti.
Dei 14 arrestati, due sono stati accompagnati presso il carcere di Rebibbia mentre gli altri 12 sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.