Uno studio condotto nella Finlandia orientale ha dimostrato che il consumo moderato-pesante tra i giovani adulti è associato a cambiamenti nel loro profilo metabolico. La ricerca ha anche dimostrato che alcune delle concentrazioni di metaboliti alterate erano correlate con riduzioni del volume di materia grigia del cervello, in particolare tra le giovani donne che bevevano molto.
I risultati fanno luce sulle implicazioni biologiche del consumo di alcol durante l’adolescenza e potrebbero contribuire allo sviluppo di nuove terapie. Lo studio ha coinvolto 37 giovani adulti che vivono nella Finlandia orientale con una storia di dieci anni di consumo di alcool moderato-pesante. L’autore dello studio Noor Heikkinen (Università della Finlandia orientale) e colleghi hanno utilizzato la spettrometria di massa con cromatografia liquida mirata per determinare i profili metabolici del siero e la risonanza magnetica (MRI) per valutare il volume di materia grigia nel cervello.
Come riportato nella rivista Alcohol, i cambiamenti nel profilo degli aminoacidi e il metabolismo energetico sono stati osservati tra il gruppo di bere moderato-pesante, rispetto al gruppo di controllo. È stato riscontrato che il gruppo da moderato a pesante ha aumentato le concentrazioni sieriche di 1-metilistamina, un composto formato nel cervello dall’istamina.
Inoltre, questo aumento di 1-metilistamina, così come un aumento della creatina (un composto coinvolto nella fornitura di energia) sono stati associati con una riduzione del volume di materia grigia di cervello tra le donne. Heikkinen ha speigato: “I nostri risultati suggeriscono che la produzione di istamina è aumentata nel cervello degli adolescenti che bevono alcolici. Questa osservazione può aiutare nello sviluppo di metodi che consentano di rilevare gli effetti avversi causati dall’alcol in una fase molto precoce. Forse, potrebbe anche contribuire allo sviluppo di nuovi trattamenti per mitigare questi effetti avversi”.
Heikkinen sottolinea inoltre che le alterazioni nel profilo dei metaboliti sono state osservate anche tra gli adolescenti che consumavano alcolici a un livello socialmente accettabile e nessuno dei partecipanti era stato diagnosticato come dipendente dall’alcol. I risultati, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, suggeriscono che il consumo di alcol, anche a un livello basso può avere un effetto negativo sui giovani, sia sul loro metabolismo che sul loro volume di materia grigia.