La corsa della serie B femminile del Basket Frascati si ferma alle semifinali nazionali dei play off. Ad essere fatale per il club del presidente Fernando Monetti e di coach Marco Frisciotti è stata la compagine di Udine che, forte del suo vantaggio di 14 punti rimediato nella sfida d’andata, ha bissato il successo anche in un rumorosissimo palazzetto dello sport di Vermicino imponendosi per 55-58.
L’epilogo ha lasciato l’amaro in bocca alle ragazze di Frascati e a fine partita la delusione di Marta Masoni, una delle giocatrici più rappresentative della prima squadra in rosa del club tuscolano, è tangibile. «Purtroppo abbiamo sbagliato l’atteggiamento mentale per affrontare questa partita – dice l’ala classe 1993 che in carriera ha vinto anche due scudetti – Già all’andata eravamo andate molto male e quindi quel risultato ci doveva dare la carica e la “rabbia agonistica” per approcciare la partita di ritorno in un’altra maniera. Siamo andati anche in vantaggio di nove punti prima dell’intervallo lungo, ma evidentemente abbiamo avuto paura di vincere o forse abbiamo accusato una certa stanchezza proprio dal punto di vista psicologico. Onore a Udine che si è guadagnata la finale».
L’atleta, che ha vestito anche la maglia azzurra a livello giovanile, traccia a “caldo” anche un giudizio sulla stagione del Basket Frascati. «Indubbiamente è stata un’annata positiva, ma volevamo arrivare in fondo e riuscire a centrare il salto di categoria». Cosa che non è detto che non capiti in estate, quando la Federazione Italiana Pallacanestro dovrà verificare le domande di iscrizione ai vari campionati.
Nei prossimi giorni, comunque, sarà tempo di pensare al futuro non solo a livello collettivo, ma anche individuale. «Dovrà passare qualche giorno – dice la Masoni -, poi parlerò con il presidente: cercherò di capire che tipo di programmi avrà la prossima prima squadra femminile, anche se non sarà chiara da subito la possibilità di un eventuale ripescaggio. La categoria non sarà vincolante per la mia scelta – conclude la Masoni -, ciò che conterà sarà l’ambizione di voler fare un ulteriore salto in avanti».