Uno dei misteri di Roma riguarda la figura di Olimpia Maidalchini (in foto, l’immagine della sua statua): l’enigmatica Papessa. Si tratta di una delle prime donne ammirate e temute, oltre che potenti di tutta Italia. E’ stata una delle figure più influenti della Capitale, nel 17esimo secolo. Nata a Viterbo il 26 maggio del 1591 e morta a San Martino al Cimino il 26 settembre 1657.
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LA STORIA – Riuscì a convincere il padre a non rinchiuderla in convento accusando di molestie il suo direttore spirituale. Si sposò molto giovane con un uomo di gran lunga più anziano, che la lasciò vedova e con un’ingente somma di denaro in eredità. Giovanni Battista Pamphili, fratello del suo secondo marito, divenne papa Innocenzo X. Così, lei acquisì un potere enorme e da qui ereditò il soprannome che la contraddistingue anche a distanza di secoli: la papessa di Roma. Questo lascia già intuire come Olimpia Maidalchini fosse tutt’altro che una sprovveduta, ma anzi era una “arrampicatrice sociale”. Il suo lato oscuro non è tutto qui. Le voci che giravano sul suo conto, tuttora mai smentite, narrano che la donna fosse avvezza a organizzare il traffico di prostituzione e che sfruttasse a fini personali ed economici i comitati caritatevoli che hanno contribuito a organizzare il Giubileo del 1650. Si vociferava che la donna abbia rubato due casse piene d’oro al capezzale di papa Innocenzo X, mentre era in fin di vita. La donna morì poi di peste nelle sue tenute di San Martino al Cimino (VT), a 63 anni.
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LA LEGGENDA – Per circa un secolo si narrava che, di notte, il suo fantasma sfrecciava su una carrozza in fiamme, attraversasse la città per poi sprofondare nel fiume Tevere. Un urlo gelido faceva rabbrividire gli abitanti del centro, che mai hanno dimenticato le sue angherie. Olimpia divenne presto simbolo di vizio e di corruzione a tal punto che molti insinuarono fosse l’amante del papa – e la possibilità non è da escludere. Talmente influente al punto che nessuna importante decisione venisse presa nella Capitale senza aver ottenuto prima il suo consenso.
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NOTE – E’ bene sottolineare che la sua figura non ha nulla a che vedere con il Film La papessa. La sua immagine altamente controversa ha ispirato anche un episodio del fumetto della Sergio Bonelli Editore: Dampyr. La fantasia degli sceneggiatori ha fatto sì che la donna non fosse mai morta e si fosse fatta tramutare in vampiro da un maestro della notte per poi tornare a conquistare Roma, iniziando una serie di omicidi nel magico e lussuoso quartiere Coppedè. Sono comunque numerosi i riferimenti bibliografici a lei dedicati. Per chi volesse comunque approfondire la sua storia, qui il link che rimanda alla sua pagina di Wikipedia.
Insomma, la figura di Olimpia Maidalchini è senza dubbio oscura e controversa. A metà tra storia e leggenda, ancora oggi fa parlare di sé come una delle prime donne a imporsi in un mondo maschile e maschilista, sebbene con metodi non certo condivisibili.