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Colleferro, Sanna, Calamita e Dibiase chiariscono la nuova TARI: “Non è aumentata, ma diventata più equa”

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“A cambiare le cose quest’anno non è stata la porta a porta, con i suoi costi e ricavi già contenuti integralmente nella tariffa, bensí il passaggio, ormai obbligatorio per il nostro Comune, al regime di tassazione TARI. Passaggio che sarebbe dovuto avvenire giá qualche anno fa ma che attraverso continue proroghe è slittato ad oggi”. E’ quanto dichiarato in un comunicato congiunto dal sindaco di Colleferro Pierluigi Sana e gli Assessori Giulio Calamita e Rosaria Dibiase.

“Non tutti sanno – si legge ancora – come funziona la famosa TARI ed è bene chiarire alcune cose. Per tanti anni la legge ha previsto la possibilità per gli enti di abbassare la tariffa a loro piacimento e venire incontro ai cittadini. Questa pratica è stata interrotta dallo Stato nel 2013, anno a partire dal quale tutto il costo sostenuto dal gestore deve essere coperto dalla tassa pagata dai cittadini, con possibilità di intervento da parte del Comune molto limitate.

Come tutti ricorderanno la “vecchia” TARI (TARES), veniva pagata in base ai metri quadri. Ciò era possibile, come abbiamo poc’anzi detto, grazie ad una proroga che lo Stato aveva permesso a pochi comuni, tra cui il nostro, mantenendo peró cosí una tassazione iniqua.

La chiamiamo iniqua per un motivo molto semplice: una persona che abita in un appartamento di 60 metri quadri e 4 che abitano in uno delle stesse dimensioni, non producono la stessa quantità di rifiuti, ma pagavano uguale perché il costo era calcolato solo sui metri.

Oltre al buon senso sono intervenute le norme ed i calcoli che riguardano la TARI a regolarizzare la tassazione. Finché ha potuto il comune ha mantenuto il vecchio regime a svantaggio delle piccole famiglie rispetto alle grandi. Da quest’anno non sono state prorogate le vecchie modalità di pagamento ed è stata realizzata una rimodulazione della tassa.

Ci teniamo a precisare che non ci sono stati aumenti sul totale: il costo del servizio 2017 e quello del 2018 sono gli stessi. Sono solo cambiati i parametri di calcolo.

Va precisato che c’è stato un riequilibrio dei costi anche rispetto alle utenze commerciali. Prima queste pagavano il grosso della tariffa pur essendo meno di un quarto delle utenze domestiche e producendo una quantità di rifiuti esigua in confronto a quella delle famiglie. Con le regole della TARI questa situazione è maggiormente realistica e le utenze commerciali vedranno la tariffa ridursi. Ovviamente l’obiettivo dell’ente è stato quello di non sbilanciare troppo la distribuzione sulle famiglie altrimenti ci sarebbero stati aumenti estremamente più marcati.

Per rendersi conto del lavoro fatto, consapevoli che accontentare tutti non è mai possibile, basta vedere quanto si paga nei comuni limitrofi al nostro. Vi invitiamo a farlo consapevoli che per alcuni potrebbe essere una magra consolazione, che però colloca Colleferro tra i Comuni con il più basso costo della TARI.

A meno che lo Stato non intervenga per l’ennesima volta sul calcolo di questa tariffa per i prossimi anni non ci saranno ridistribuzioni ulteriori. La tassa potrà solo iniziare a scendere grazie alla possibilità di effettuare il compostaggio domestico, per chi può, grazie all’implementazione della tariffa puntuale, un sistema di misurazione accurato dei reali rifiuti prodotti, ed alla nascita del nuovo gestore, che garantirà servizi d’avanguardia e degni ad un costo più contenuto.

Pagare in base al principio che chi più produce rifiuti più paga è un caposaldo delle leggi ambientali dello stato. Il lato positivo di questo metodo di pagamento è proprio questo: i piccoli nuclei familiari pagano meno rispetto a quelli grandi. E’ il principio “chi inquina paga”, chi più produce rifiuti più paga. A breve vogliamo introdurre un metodo sicuro per misurare la quantitá di rifiuto prodotta da ogni famiglia per far pagare, sempre più, il giusto”.

Firmato

Il Sindaco Pierluigi Sanna

L’Assessore all’Ambiente Giulio Calamita

L’Assessore al Bilancio Rosaria Dibiase