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Lazio Ambiente, ancora ritardi negli stipendi: nuova diffida delle RSU

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Lazio Ambiente, accordo tra sindacati e Regione: 129 dipendenti in fase di ricollocamento

E’ ormai un circolo vizioso quello che vede coinvolti i lavoratori di Lazio Ambiente, costretti da mesi a “bussare” con insistenza alle porte dell’Amministrazione per chiedere quello che dovrebbe essere nella normalità dei casi come un puro e semplice atto di ragioneria, ovvero la corresponsione degli emolumenti per le prestazioni lavorative svolte nel mese appena trascorso.

Complice ormai la crisi consolidata dell’azienda e una situazione di risanamento che fatica ad essere attuata, ecco che – puntualmente – alla fine del mese si ripresentano per i dipendenti gli ormai cronici problemi di pagamento degli stipendi. Così – alla stregua di un atto dovuto – ecco che le RSU in blocco hanno inviato ai vertici dell’azienda una nuova lettera di diffida, nella speranza di veder sbloccati gli stipendi nel più breve tempo possibile.

“E’ ormai nota la problematica che si manifesta ogni mese, da un anno ormai, dei ritardi nelle corresponsione degli stipendi, problematica che interessa i quasi 400 lavoratori di Lazio Ambiente, società 100% di proprietà della Regione Lazio – si legge nella nuova missiva inviata agli Amministratori -. Le Organizzazioni Sindacali, separatamente, congiuntamente e attraverso le RSU hanno più volte manifestato preoccupazione per il perdurare della crisi e per l’immobilismo intorno a questa vicenda, interloquendo spesso con il management.

I lavoratori hanno per giorni presidiato la sede ammnistrativa della società e aderito agli scioperi che nel tempo sono stati proclamati. Purtroppo con il risultato che il disservizio creato per qualche ora è stato recuperato immediatamente dai lavoratori per le pressioni ricevute, vanificando quanto fatto. Dopo gli ennesimi ritardi nei pagamenti degli stipendi (tra l’altro spesso corrisposti in due tranche) e quanto ad essi correlato, i dipendenti sono sempre più stanchi, preoccupati e sofferenti.

Lo stesso Amministratore Unico ha recentemente dichiarato i ritardi nei pagamenti, oltre che degli stipendi delle cessioni di credito (o cessione del quinto) e quote sindacali che sono ferme a febbraio 2018, dei contributi INPS che sono fermi Aprile 2018,  dei contributi PEGASO che sono fermi a Gennaio 2018 e dei contributi PREVIAMBIENTE che sono fermi a Gennaio 2018, problemi sul FIS (fondo di integrazione salariale), cessioni del quinto non versate, problemi nei contributi pensionistici.

Si aggiunga a questo la preoccupazione per le situazioni di mancata sicurezza degli automezzi in quanto ormai scarsamente manutenuti a causa dei ritardi dei pagamenti nei fornitori, tra cui officine di manutenzione e gommisti. Molti fornitori esercitano pressioni all’Azienda minacciando il blocco di forniture sensibili (carburante, noleggio automezzi, riparazioni meccaniche). E’ spesso accaduto, infatti, che i fornitori degli automezzi in noleggio abbiano bloccato e/o minacciato di bloccare l’utilizzo degli stessi attraverso i sistemi di controllo di blocco motori. Queste pressioni hanno fatto sì che venissero loro corrisposte alcune fatture scadute, lasciando spesso in sofferenza i lavoratori.

I lavoratori di Lazio Ambiente hanno soltanto lo strumento del proprio lavoro, delle proprie braccia, per poter evidenziare e far pesare sulle coscienze di tutti gli attori che ruotano attorno alla vicenda “Lazio Ambiente” quali siano le condizioni di lavoro e la preoccupazione del proprio futuro. Il lavoro è un diritto, come pure la conseguente retribuzione.

Non è più tollerabile quanto accade e soprattutto non è più sostenibile il silenzio sulla sorte di 400 famiglie visto che i servizi di igiene urbana sono sempre stati puntualmente resi, e in taluni casi perfino potenziati e con aggiunta di servizi fuori contratto.

Si è già comunicato tra l’altro la diffida all’azienda di produrre ulteriori spese e acquisti non strettamente correlati alla ordinaria amministrazione.

Si diffida inoltre a non procedere ad alcuna forma di pagamento a terzi se prima non si è soddisfatto il pagamento degli stipendi arretrati e di tutta la parte contributiva spettante ai Lavoratori.

 

Le RSU Servizi Ambientali Lazio Ambiente S.p.A.

FP Cgil – Fit Cisl – Uil Trasporti – Fiadel

I delegati sindacali dei Termovalorizzatori di Lazio Ambiente S.p.A.

Filctem Cgil – Uil Uiltec – Ugl Energia