Un tecnico emergente per una realtà che pensa in grande. Alfredo Paniccia aggiunge un ulteriore step alla sua brillante carriera di allenatore e, a soli 32 anni, conquista la panchina di una delle piazze più ambite nel panorama del Futsal nazionale. Il trainer colleferrino si appresta infatti a vivere la sua prima stagione nella massima serie al timone della Axed Latina, società ambiziosa e che vuole crescere attraverso un programma pluriennale, basato sulla valorizzazione dei giovani quale traino di un progetto che prevede una crescita sia tecnica che strutturale.
Proprio le conclamate qualità da “allevatore” di giovani prospetti hanno permesso a Paniccia di suggellare un matrimonio che si prospetta tra i più affascinanti nel panorama della Serie A di calcio a cinque: la freschezza delle idee del coach, la filosofia del “gruppo” quale fattore imprescindibile per ottenere risultati e la solidità di un club che vuole guardare oltre l’immediato hanno fatto scoccare la scintilla. Il conto alla rovescia è iniziato da tempo, adesso non resta che accomodarsi e gustarsi lo spettacolo.
Affronti per la prima volta l’avventura in serie A, alla guida dell’Axed Latina. E’ più forte la responsabilità o la voglia di cominciare un percorso importante?
“La voglia di cominciare ad allenare un club così prestigioso supera di gran lunga il peso della responsabilità. Io affronto il mio
Lavoro con gioia e professionalità, altri stati d’animo come l’ansia sono deleteri per l’ambiente”.
La società ha puntato con convinzione su di te, stilando un programma pluriennale che punti ad abbinare risultati e valorizzazione dei giovani. Quali sono le linee guida che vi siete dati per quest’annata?
“Sicuramente iniziare a focalizzare l’attenzione sulla crescita dei giovani. Abbiamo a disposizione, grazie alla
Società, ragazzi tra i migliori in Italia. La qualità umana e tecnica degli esperti, abbinata alla competenza dello staff tecnico, sarà la chiave per cercare di fare la differenza”
Il campionato di Serie A – nemmeno a dirlo – nasconde parecchie insidie. Nonostante tu sia un esordiente, hai già dimostrato in passato di avere le idee molto chiare sull’impostazione da dare alle tue squadre. Dove può arrivare questo Latina?
“Questo Latina lo scopriremo strada facendo. Siamo una squadra molto rinnovata, avremo bisogno di metabolizzare la nuova metodologia e credere fortemente nelle nostre qualità”.
La tua filosofia è quella di far crescere i giovani e portarli ad essere un valore aggiunto delle squadre che alleni. Hai già individuato profili interessanti all’interno del gruppo?
“I giovani dovranno esser il valore aggiunto. Tante squadre hanno rose molto lunghe con giocatori over 30. Noi e la Lazio ad esempio abbiamo deciso di investire risorse ed energie su una rosa lunga, ma piena di giovani promesse”.