La Giunta comunale di Tivoli, nella seduta di ieri 27 luglio, ha deliberato di proporre al Consiglio comunale il rinnovo – a meno di un anno e mezzo dalla scadenza prevista – della sub-concessione dello sfruttamento della risorsa termale alla società Acque Albule, di cui lo stesso Comune è proprietario al 60 per cento.
La scelta che il Consiglio comunale sarà chiamato a fare nella prima decade di agosto risponde alla esigenza-obiettivo di mantenere inalterato il patrimonio comunale – e della Comunità tiburtina – che altrimenti sarebbe notevolmente deprezzato proprio in mancanza del prolungamento della sub-concessione stessa.
La possibilità di tale rinnovo è prevista dall’ordinamento che regola le concessioni idrico-termali ed è resa ancor più pregnante in virtù della prevalente proprietà pubblica della società Acque Albule.
Tale scelta è motivata altresì dall’obbligo di legge di alienare la partecipazione degli enti locali a società di gestione di servizi non essenziali da erogarsi alla popolazione: in mancanza del rinnovo della sub-concessione la partecipazione comunale da alienare verrebbe anch’essa deprezzata, con grave danno all’erario pubblico.